L’analisi dei dati preliminari mostra che le popolazioni e i Paesi vaccinati per la tubercolosi, con un vaccino noto come BCG, stanno riportando meno vittime e infezioni a causa della pandemia di coronavirus. Il vaccino contro la tubercolosi è obbligatorio in una serie di Paesi. I dati dimostrano che i Paesi con programmi obbligatori contro la tubercolosi hanno affrontato molto meglio la pandemia di coronavirus rispetto ad altri Paesi in cui non viene utilizzata questa vaccinazione. La teoria dietro questi dati è che il vaccino contro la tubercolosi offra qualche forma di protezione generale contro gli organismi che potrebbero attaccare il sistema respiratorio e COVID-19 e tubercolosi attaccano proprio il sistema respiratorio e i polmoni.
I Paesi che non hanno mai avuto o raramente hanno avuto politiche di vaccinazione contro la tubercolosi e l’assoluta maggioranza della popolazione non è vaccinata, includono: Belgio (5181 casi/milione ab., 833 morti/milione ab.), Spagna (6224 casi/milione ab., 580 morti/milione ab.), Italia (3919 casi/milione ab., 568 morti/milione ab.), Stati Uniti (6534 casi/milione ab., 356 morti/milione ab.).
Altri scienziati, invece, sono ancora un po’ scettici su questa correlazione, affermando che, nonostante l’analisi dei dati porti a simili conclusioni, non c’è una prova definitiva che il vaccino contro la tubercolosi protegga dal COVID-19. Servono ulteriori studi per poter giungere ad una conclusione definitiva.