“Onestamente ci aspettavamo più adesioni, più che altro perché c’era stata una grande mobilitazione popolare alla voglia di sottoporsi a tamponi, analisi, eccetera, per sentirsi sicuri”: lo ha affermato il vicepresidente nazionale della Croce Rossa Rosario Valastro a “Radio1 Giorno per giorno” in riferimento all’indagine sierologica sulla circolazione del Coronavirus in Italia, predisposta dall’Istat e partita due settimane fa. Finora ha aderito solo di un terzo dei 150mila cittadini selezionati dall’Istat.
Secondo Valastro “abbiamo pagato lo scotto di un acuirsi delle fake news sui social, una presenza eccessiva di varietà di test, alcuni dei quali sono stati poi ritirati dal commercio, mentre questi attuali sono i più sicuri, e poi anche a causa di una non completa informazione, dal momento che la campagna di comunicazione sull’indagine epidemiologica è stata avviata parallelamente all’avvio delle telefonate. Tant’è che poi l’adesione è andata un po’ crescendo. L’appello che lanciamo a coloro che hanno ricevuto un sms di preallerta è che quando arriveranno le telefonate sappiano che non si tratta di pubblicità o altro, si tratta di un prelievo fatto in una struttura accreditata, entro 15 giorni avrete i risultati della presenza o meno degli anticorpi“.
“Nel momento in cui si ricevono i risultati del test sierologico l’eventuale presenza di anticorpi viene segnalata all’azienda sanitaria che impone la quarantena alla persona che ha gli anticorpi nel suo organismo finché non si farà il tampone che rivelerà se è positivo o si è negativizzato. E noi del resto non possiamo dare nessuna scadenza perché dipende dai sistemi sanitari regionali, quindi non sappiamo i tempi entro cui i cittadini vengono poi sottoposti al tampone. Abbiamo chiesto in tal senso al Ministero della Salute nel tavolo comune, ma questo dipende probabilmente dalle differenze territoriali“.
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Coronavirus e test sierologici: solo ? degli italiani ha aderito, “abbiamo pagato lo scotto delle fake news sui social”
Bassa partecipazione ai test sierologici sulla circolazione del Coronavirus in Italia, predisposta dall'Istat e partita due settimane fa
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