La depressione e il rischio di malattie cardiache sono strettamente collegate. A dirlo è una ricerca condotta dalla Simon Fraser University in uno studio pubblicato su Jama Psychiatry. Il lavoro ha monitorato 145.862 persone provenienti da 21 Paesi e ha riscontrato un aumento del 20% di morte precoce e degli eventi cardiovascolari (come infarti o ictus) nelle persone con quattro o più sintomi depressivi.
I rischi, inoltre, sono risultati due volte più alti nelle aree urbane (dove la maggior parte della popolazione mondiale vivrà entro il 2050) e più del doppio negli uomini. I dati suggeriscono che i sintomi depressivi dovrebbero essere considerati importanti quanto i tradizionali fattori di rischio come fumo, ipertensione e colesterolo alto e che vengono tenuti in considerazione nei percorsi di prevenzione delle malattie cardiache.
Secondo i ricercatori canadesi è necessaria una maggiore consapevolezza dei rischi per la salute fisica associati alla depressione. Gli studiosi suggeriscono che un approccio globale alla lotta contro le malattie non trasmissibili e i disturbi mentali (per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite legati alla salute) deve essere una priorità globale.