Dall’eclissi della Luna della Fragola ad uno speciale trio celeste: gli eventi astronomici più importanti di giugno [INFO]

Le condizioni meteorologiche più calde di giugno favoriranno l’osservazione di numerosi eventi astronomici: ecco quelli da non perdere
MeteoWeb

Oggi inizia il mese di giugno che, nonostante porti le notti più brevi di tutto l’anno, è caratterizzato da condizioni meteorologiche più calde che favoriranno l’osservazione di numerosi eventi astronomici. Non sono necessari telescopi per osservare alcuni di questi eventi. Ecco i 3 più importanti nel mese di giugno.

5 giugno: Luna della Fragola

Il mese inizia subito alla grande: venerdì 5 giugno, infatti, la luna piena sorgerà nel cielo orientale in quella che è nota come “Luna della Fragola”. “Questo nome nasce con le tribù Algonquin nel Nord America orientale che la riconoscevano come un segnale per raccogliere i frutti delle fragoline di bosco”, spiega l’Almanacco dell’agricoltore. La luna piena di giugno assume diversi nomi nel mondo. In Europa, viene tipicamente chiamata “Luna della Rosa”, mentre in Cina è conosciuta come “Luna del Loto”. Nell’emisfero meridionale, dove sta per iniziare l’inverno, è chiamata “Luna della Lunga Notte”.

Ma quest’anno, il plenilunio di giugno porterà un bonus extra per alcune aree del mondo. Un’eclissi lunare penombrale sarà visibile nella notte di venerdì 5 in Europa (Italia inclusa), Africa, Asia e Australia (meteo permettendo, ovviamente).

7-8 giugno: Un trio celeste visibile ad occhio nudo

Giove e Saturno brilleranno l’uno accanto all’altro per tutto giugno e poco prima della metà del mese, avranno un “visitatore”. Nelle notti del 7-8 giugno, la luna passerà vicino ai due pianeti, sorgendo nel cielo sudorientale. Il trio salirà più in alto nel cielo con lo scorrere della notte e sarà difficile da perdere. Questo evento si svolgerà nell’arco di due notti, quindi gli appassionati avranno un paio di opportunità per osservarlo.

Non è necessario l’utilizzo di un telescopio per vedere questo incontro celeste, ma averne uno a disposizione migliorerà l’osservazione. Un semplice telescopio consentirà di dare uno sguardo dettagliato a tutti i crateri sulla superficie della luna. Telescopi più potenti permetteranno di vedere alcune delle lune più grandi di Giove e persino i famosi anelli di Saturno.

20 giugno: Osservazioni celesti nel giorno del Solstizio d’Estate

via lattea
Credit: Massimiliano Pedi

Nell’emisfero settentrionale, l’Estate inizierà ufficialmente alle 23:43 (ora italiana) del 20 giugno con il Solstizio d’Estate. Il solstizio porta il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno, ma anche grandi opportunità per l’osservazione celeste. Con l’Estate, infatti, le condizioni meteo sono più miti ed è più facile trascorrere del tempo sotto le stelle rispetto alle lunghe e fredde notti invernali. Quest’anno, intorno al Solstizio d’Estate, ci sarà anche il novilunio, che implica che sarà una notte buia e senza la luce della luna ad ostacolare le osservazioni.

L’Estate è il periodo migliore dell’anno per osservare la Via Lattea, sebbene occorra andare in aree buie lontano dall’inquinamento luminoso delle città, e anche le costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore.

Uno sguardo indietro a maggio

Maggio è iniziato con le Eta Aquaridi, lo sciame meteorico creato dai detriti lasciati dalla Cometa di Halley. Questo è stato anche l’ultimo grande sciame meteorico fino alla fine di luglio. Poche notti dopo, la “Superluna dei Fiori” ha illuminato il cielo notturno in quella che è stata l’ultima Superluna del 2020.

Il 30 maggio, la NASA e SpaceX hanno riscritto la storia dell’esplorazione spaziale mandando per la prima volta degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale grazie ad una compagnia privata, la SpaceX di Elon Musk. È stato il primo lancio di astronauti dal suolo americano dalla fine del programma dello Space Shuttle nel 2011.

Credit: NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center), M.H. Wong (Università della California, Berkeley) e L. Hustak (STScI)

Gli astronomi hanno avuto la miglior vista di sempre dell’atmosfera di Giove con l’aiuto della sonda spaziale della NASA Juno, che ha catturato un’immagine del pianeta che ha svelato le strutture delle sue tempeste, dando indizi sui cicli meteorologici di Giove.

Un pianeta 3 volte più grande di Giove è stato scoperto a 1.240 anni luce dalla Terra. Il pianeta è così massivo che influenza altri pianeti nel sistema Kepler-88.

Infine, gli astronomi hanno scoperto un buco nero ad appena 1.000 anni luce di distanza da noi, ossia il buco nero più vicino alla Terra mai scoperto. Nonostante sia vicino su scala cosmica, non rappresenta alcuna minaccia per il nostro pianeta.

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