L’Estate il momento giusto per dimagrire: come perdere peso senza rinunce e gli errori più comuni

Il segreto per dimagrire in estate: ecco come perdere peso senza nervosismo conservando la massa magra
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In estate le diete fioccano in ogni dove, da quelle estreme a quelle più permissive, varie o monotematiche: milioni di italiani si confrontano con la prova costume e come sempre l’isteria generale porta a diete fai-da-te a volte anche dannose. È indispensabile riportare l’attenzione su una corretta alimentazione affinché questo momento fatidico non si traduca in una clamorosa delusione.

Secondo uno studio degli esperti del Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, sono molti gli errori di chi segue diete consigliate da amici o reperite sul web: ecco di seguito quali sono tutti i rischi in cui incorrono gli uomini e le donne che seguono diete raffazzonate per perdere molto peso in pochi giorni.

Primo fra tutti, mangiare troppo poco o per nulla. In molti infatti scelgono la strada del digiuno o il salto sistematico di pranzo o cena: questi comportamenti possono provocare carenze vitaminiche e di minerali molto serie, sia per insufficiente introito, sia per alterazioni del normale transito intestinale. Una dieta troppo punitiva però può essere la causa di condizioni psichiche negative, aumentando i livelli di stress e portando anche a forme leggere di depressione. Un altro difetto delle diete fai da te è che il più delle volte sono sbilanciate, monotone e soprattutto povere di quei nutrienti che invece sono essenziali per il nostro organismo. I consigli degli esperti invece sono sempre i più semplici ma sicuramente i più veritieri ed efficaci: è importante fare pasti completi, regolari, sani ed equilibrati, mangiando un po’ di tutto nelle giuste quantità e proporzioni, darsi degli obiettivi raggiungibili ed evitare di farsi prendere dalla fretta dei risultati. Il suggerimento migliore è sempre quello di affidarsi a un dietologo.

Il segreto per dimagrire in estate: come perdere peso senza nervosismo conservando la massa magra

In estate le diete, e i metodi nuovi e vecchi per dimagrire, tornano in auge, ma spesso nessuno di questi sembra davvero efficace.
A questo punto bisogna chiedersi: ha senso tagliare le calorie senza cambiare le abitudini alimentari? Possiamo perdere peso senza diventare nervosi, salvaguardando la massa magra?
Per perdere peso bisogna necessariamente consumare più calorie di quante se ne introducano. Pertanto per non perdere massa magra bisogna non esagerare nella restrizione calorica ed introdurre una quota proteica adeguata, normalmente maggiore di quella che si deve consumare quando il nostro bilancio energetico è in equilibrio. Per questo non tutte le diete vanno bene. Vedere l’ago della bilancia che scende è senza dubbio un piacere per chi ha deciso di perdere peso ma non corrisponde automaticamente ad una totale perdita di massa grassa. Quanto più è rigida una dieta tanto più ci espone alla perdita contemporanea non solo di massa grassa ma anche di massa magra (muscoli) che, soprattutto dopo una certa età, non si ricostituiscono tanto facilmente,” spiega il Prof. Giuseppe Rando, medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Responsabile dell’Unità Operativa di Scienza dell’Alimentazione dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma.

Sarebbe bene tenersi alla larga dalle diete bizzarre o che privilegiano pochi alimenti dal dubbio valore nutrizionale: la “Dieta Mediterranea” rappresenta ad esempio un modello alimentare da seguire non soltanto durante l’estate ma durante tutto l’anno. Infatti, durante la bella stagione, abbiamo sicuramente necessità di consumare frutta e verdura, prodotti fondamentali del modello mediterraneo.
Frutta e verdura apportano grandi quantità di vitamine, sali minerali, antiossidanti naturali, fibra ed acqua ma, soprattutto, ci costringono, in qualche modo, a mangiare lentamente.
E’ facile ingurgitare in pochi secondi un panino, un tramezzino, un pezzo di pizza, biscotti, mentre richiede certamente più tempo masticare un frutto o l’insalata.

Ingrassare velocemente, perdere peso con difficoltà, intestino pigro: i sintomi del metabolismo lento, cause e rimedi

metabolismo lento sintomi rimediIl metabolismo può influire sulla nostra vita con determinati sintomi, come ad esempio la tendenza a ingrassare o a perdere peso con difficoltà, affaticamento, pressione bassa, intestino pigro, sudorazione eccessiva.
I sintomi del metabolismo lento sono piuttosto riconoscibili, ad esempio quando si ingrassa nonostante la dieta e ci si sente molto stanchi: in questi casi il metabolismo potrebbe essere “inceppato“.

Cosa si intende quindi per metabolismo lento? Quali sono i sintomi? E i rimedi? Innanzitutto è necessario precisare che il metabolismo si ricomprendono è l’insieme dei fenomeni biologici e delle reazioni chimiche che hanno luogo nelle cellule, si tratta di tutti quei processi/reazioni chimico fisiche che avvengono nell’organismo  per ottenere molecole complesse a partire da quelle semplici o viceversa: se questo processo è lento la causa può rinvenirsi nello stile di vita (sedentario), nel sesso (le donne vi sono maggiormente soggette), l’età (inizia a rallentare dai 30 anni e ancor di più a 60), intolleranze alimentari o stress. Ci sono persone geneticamente predisposte ad avere un metabolismo lento, oppure hanno determinate patologie che lo rallentano (es. ipertiroidismo o ipotiroidismo).

Metabolismo lento: le abitudini che lo causano

Il Reader’s Digest ha segnalato alcune abitudini che sembra siano fautrici del metabolismo lento.
Ecco le più sbagliate:

  • Bere poca acqua: la disidratazione, tipica di chi non beve acqua a sufficienza, riduce le energie destinate a bruciare calorie. Otto bicchieri di acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti, sono un ottimo accorgimento per la lotta al metabolismo lento.
  • Preferire i carboidrati alle proteine: sarebbe meglio, al mattino, preferire le proteine, che saziano di più e richiedono più tempo ed energia per essere digerite.
  • Fare colazione troppo tardi: una delle abitudini più diffuse, nemica giurata di un metabolismo attivo. La colazione rappresenta infatti quel momento in cui svegliamo il nostro metabolismo, dandogli l’ok per mettersi in moto. Bere solo un caffè al mattino presto o rimandare la colazione, avvicinandola all’ora del brunch, è quanto di peggio possiamo fare. L’ideale sarebbe consumare questo pasto entro 15 minuti dal momento del risveglio.
  • Non bere caffè: la scossa che il caffè (preferibilmente senza aggiunte di zuccheri) può conferire al nostro metabolismo è molto spesso sottovalutata. Un consumo moderato (tra le due e le cinque tazze al giorno), può determinare un aumento temporaneo ma decisivo della nostra capacità di bruciare calorie.
  • Dieta troppo rigida: meno mangiamo e meno dimagriamo. Questa è una verità sacrosanta troppo spesso ignorata. Se da un lato è giusto non voler introdurre una quantità eccessiva di calorie, dall’altro, una dieta troppo restrittiva induce il corpo ad attuare la modalità “compensazione”, ovvero a rallentare il metabolismo per preservare le poche calorie che gli garantiamo. Pasti piccoli e frequenti sono adatti a tenere sempre sveglio il metabolismo, tenendo presente che una dieta corretta non scende mai sotto le 1200 calorie.
  • stare sedutiSedentarietà: stare troppo tempo seduti è una delle principali cause del metabolismo lento, oltre che di altre patologie che invece l’attività fisica previene. Questo non significa doversi muovere continuamente, anche soltanto stare in piedi o fare piccoli movimenti è sufficiente per attivare le nostre funzioni metaboliche.
  • Non ridere abbastanza: è stato dimostrato che ridere per dieci minuti è un buon modo per bruciare calorie.
  • Consumo di alcol: l’assunzione di alcol può innescare processi che causano il metabolismo lento. Addirittura, pare che bastino due bicchieri di vino per ridurre la velocità del nostro metabolismo del 73%.
  • Stress: i cibi molto grassi sono i migliori amici di persone stressate o giù di morale, visto che si tratta di condizioni che stimolano gli ormoni dell’appetito. Mangiare alimenti ricchi di grassi rallenta notevolmente il metabolismo e può determinare una presa di peso che può arrivare fino a cinque kg in più l’anno.

Metabolismo lento: i rimedi

A parte quindi ridurre il più possibile le suddette abitudini, possiamo anche adottare degli accorgimenti per rimettere in moto il nostro metabolismo, ad esempio:

  • Fare esercizio fisico di primo mattino: allenarsi con una frequenza regolare di almeno 3 volte alla settimana, semplici esercizi possono garantire ottimi risultati. Il corpo subirà uno “shock” e costringerà il metabolismo ad attivarsi.
  • Bere acqua e limone appena svegli: aiuta a stimolare sia il metabolismo e le attività digestive.
  • Consumare alimenti che accelerano il metabolismo: si consigliano noci, cioccolato amaro, cannella, aceto, cereali, zenzero, the verde, alga fucus, il caffè verde, il ginseng.
  • Dormire 8 ore: riposare poco o male rallentare il metabolismo. Dormire bene è fondamentale per il nostro benessere psico-fisico.
  • Secondo David Ludwig, autore del libro “Always hungry?” per avere un metabolismo che funzioni correttamente e in modo veloce, non bisogna mai arrivare ad avvertire i crampi di fame. Meglio prediligere cibi antinfiammatori, quali spinaci, pomodori, mandorle e fragole: l’infiammazione alza infatti i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che causa il rallentamento del metabolismo. Bisogna poi mangiare molte proteine, uova, pesce, che grazie al ferro, alla vitamina D e agli amminoacidi, mantengono il metabolismo attivo. Gli esperti consigliano poi di consumare 30 grammi di proteine entro 30 minuti dal risveglio. Un trucco efficace per accelerare il metabolismo è masticare lentamente, così da assumere anche meno calorie durante l’arco della giornata.

Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.

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