Inizia l’avventura di Hurley e Behnken sull’ISS: “Crew Dragon profuma come un’auto nuova, sensazioni diverse dallo Shuttle”

"Tutti gli sforzi mentali e fisici erano concentrati sulla riuscita delle operazioni, ma dobbiamo ancora compiere la nostra missione, fare il rientro a terra e il recupero"
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Gli astronauti della NASA Doug Hurley e Bob Behnken, giunti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a bordo della capsula Crew Dragon della compagnia SpaceX di Elon Musk, hanno tenuto la loro prima conferenza stampa sulla ISS insieme al comandante Chris Cassidy, che domenica li ha accolti a bordo, insieme ai cosmonauti russi Ivan Vagner e Anatoli Ivanishin, al termine di un volo che ha segnato una svolta nella storia del viaggio spaziale. Era la prima volta che degli astronauti partivano dal suolo americano dalla fine del programma dello Space Shuttle e da allora sono cambiate diverse cose, spiegano Hurley e Behnken.

Credit: SpaceX

Le differenze si sono fatte sentire ancora prima del lancio, durante il caricamento del carburante sul razzo Falcon 9 avvenuto mentre gli astronauti erano a bordo. “Per noi – spiega Behnken – e’ stata una nuova esperienza quella di sentire lo sfiato e il suono delle valvole e le vibrazioni associate alle operazioni”. Sulle tute ha commentato: “Le abbiamo provate 200 volte, sono personalizzate e molto comode”, mentre sul bagno della Crew Dragon ha affermato che “ha funzionato molto bene, e’ simile a quello dello Shuttle”. Cassidy conferma che la Crew Dragon “profuma come un’auto nuova: quando abbiamo aperto il portellone si capiva che era un veicolo nuovo”.

Parlando del volo, che non ha registrato nessun intoppo, il distacco del primo stadio “e’ andato piu’ liscio, mentre il secondo stadio e’ stato piu’ brusco rispetto allo Shuttle, ma ce lo aspettavamo”, rassicura Behnken. Anche l’aggancio alla ISS e’ stato diverso: “Non lo abbiamo quasi sentito, e’ stato molto tranquillo”, aggiunge Hurley. Una volta entrati nella Stazione Spaziale, Hurley e Behnken hanno scoperto un ambiente piu’ silenzioso e meglio attrezzato rispetto a quello vissuto ai tempi dello Shuttle. Hurley ha perfino ritrovato la bandierina americana che il suo equipaggio aveva lasciato li’ nel 2011 in occasione dell’ultimo volo. Ha quindi affermato che la riportera’ sulla Terra, come simbolo delle “migliaia di persone che hanno reso tutto questo possibile, dai compagni della SpaceX a quelli della NASA e del programma dei voli commerciali”.

Consapevole dell’importanza della missione Demo-2, l’astronauta ammette di non averci pensato troppo durante le 19 ore di volo: “Tutti gli sforzi mentali e fisici erano concentrati sulla riuscita delle operazioni. Per ora abbiamo solo eseguito l’aggancio alla Stazione Spaziale, ma dobbiamo ancora compiere la nostra missione, fare il rientro a terra e il recupero. Siamo pieni di lavoro da fare, dopo ci sara’ il tempo per pensarci”. Prima di tutto, i due astronauti dovranno dedicarsi alle operazioni per ibernare la capsula Crew Dragon in attesa del rientro, poi alle attivita’ di supporto all’equipaggio (compresa qualche passeggiata spaziale) per garantire il mantenimento della Stazione Spaziale. Il momento del rientro sulla Terra non è ancora noto. La missione dei primi astronauti della Crew Dragon potrebbe durare da uno a quattro mesi, verrà stabilito dai tecnici della NASA e di SpaceX. “Telefonare a casa e’ stata la prima cosa che volevo fare” una volta salito sulla Stazione Spaziale, ammette Behnken, che ha un figlio impaziente di sapere quando il papa’ tornera’ a casa.

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