Il maltempo non dà tregua all’Italia e continua a scaricare forti piogge al Centro-Nord, che alimentano esondazioni, allagamenti, frane e disagi per la popolazione. Si aggiungono anche i danni provocati dal forte vento e dalle grandinate.
È ancora allerta meteo gialla fino alle 12 sulla Liguria dove nella notte, le precipitazioni e i temporali si sono concentrati in particolare sul centro-ponente regionale. Dai dati pubblicati da Arpal, il centro meteo idrogeologico ligure, tra la mezzanotte e le 2 di notte le zone più colpite dalle piogge intense sono state quelle di Lerca, sulle alture di Cogoleto (in provincia di Genova) dove sono caduti 63mm di pioggia (28,4 millimetri in un’ora). Ad Arenzano, comune della città metropolitana di Genova, dalla notte sono caduti già 86mm. Piogge intense anche nella zona della Val Bormida nell’entroterra savonese con Montenotte Inferiore che ha raccolto 16mm nelle ultime sei ore.
E’ stata una notte di maltempo per il Veneto, con nuove piogge, allagamenti e danni nelle citta’, soprattutto nel trevigiano: ieri sera era esondato l’Anevale, un affluente del Muson dei Sassi, minacciando di raggiungere una casa di riposo e l’ospedale. Cosa evitata dall’intervento della Protezione Civile. Stamane il fiume e’ rientrato nel suo alveo. Sono stati piu’ di 50 gli interventi dei vigili del fuoco nel trevigiano per l’emergenza maltempo. Violente precipitazioni, raffiche di vento hanno causato l’abbattimento di alberi e l’allagamento di sottopassi e piani di abitazioni ed negozi posti al di sotto del livello stradale.
Le precipitazioni piu’ intense si sono verificate nell’area di Castelfranco Veneto ed hanno provocato, assieme alle raffiche di vento, il danneggiamento di piante, l’esondazione di alcuni corsi d’acqua ed il conseguente allagamento di sottopassi e piani di abitazioni ed esercizi commerciali ed industriali, posti al di sotto del livello stradale. Ieri su Castelfranco Veneto sono caduti 131,4mm di pioggia nell’arco delle 24 ore: e’ il record storico giornaliero da quando viene effettuato il monitoraggio. Lo segnala Arpav, spiegando che su Castelfranco si e’ abbattuto un nubifragio che ha portato 83,6mm d’acqua nel giro di tre ore e 58mm in soli 60 minuti. Le ingenti quantita’ di pioggia cadute in un beve lasso di tempo “hanno messo in crisi il corso d’acqua Avenale, che attraversa il centro di Castelfranco“, spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin. Sull’Avenale in quell’area insistono due bacini di laminazione, ma la loro capienza non e’ stata sufficiente perche’ “si sono riempiti entrambi e l’Avenale e’ esondato“. Servono quindi altri interventi per la salvaguardia del territorio, chiarisce Bottacin ricordando che la Regione ha un suo piano, ma segnalando che gli interventi sono spesso rallentati da burocrazie e ricorsi presentati da comitati e cittadini.
Violenti rovesci si sono abbattuti questa notte su Torino e le citta’ della prima cintura. Le richieste di soccorso ai vigili del fuoco, fa sapere la sala operativa, sono state piu’ di 30, la maggior parte delle quali per allagamenti di scantinati e garage. Critica la situazione a San Mauro, dove gli interventi d vigili del fuoco sono stati tantissimi fin dalle prime luci dell’alba, per far fronte ai danni provocati dall’ondata di maltempo. In via Sesia e in via Torino l’acqua del rio Sant’Anna, che aveva gia’ esondato una prima volta nel tardo pomeriggio di ieri, ha allagato cantine e garage. Sei persone hanno trovato riparo al primo piano di una palazzina di via Sesia dove l’acqua e il fango sono entrati al piano terra. Altri allagamenti sono stati segnalati in via Delle Pietre. Chiuso il sottopasso di via Torino e parzialmente bloccata la statale 590, ostruita da una frana tra l’incrocio di via Costituzione e la rotonda di via Martiri della Liberta’. Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco e del personale della protezione civile.
Tregua del maltempo nelle ultime ore in provincia di Lecco, ma i danni provocati dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni sono consistenti. Colpiti soprattutto i comuni della fascia brianzola. A Santa Maria Hoe’ (Lecco) si e’ verificata una frana con un fronte di oltre dieci metri che ha trascinato in strada massi e detriti. A Missaglia (Lecco) e’ esondato il torrente Lavandaia e nella zona di Olgiate Molgora (Lecco) si sono registrati vari allagamenti che hanno anche messo in pericolo persone sorprese dalla piena in auto. Danni vicino Lecco anche per la grandine che ha colpito auto e coperture di abitazioni. Alto il livello del ramo lecchese del Lago di Como, regolato dalla diga di Olginate. Tutta la zona resta sotto stretta osservazione.
Il servizio viabilita’ della Provincia di Terni dalla notte scorsa e’ impegnato nella zona tra Amelia e Castel dell’Aquila, con squadre di pronto intervento, per fronteggiare l’allagamento di alcune strade a causa della piena del Rio Grande. Per sicurezza e operare alla bonifica sono stati chiuse temporaneamente la strada provinciale 38 Sambucetole-Castel dell’Aquila, sulle quali si erano riversati fango e acqua. Dopo il deflusso e la rimozione del materiale – riferisce palazzo Bazzani – la strada e’ stata riaperta. Sulla strada provinciale 91 Amelia-Sambucetole la chiusura e’ stata determinata dalla piena del Rio Grande, che ha sommerso per circa un metro il ponte. Le squadre della Provincia stanno ancora lavorando per ripristinare la percorribilita’ e pulire da tronchi, fanghiglia e altro materiale portato dalle acque. Altre situazioni problematiche si sono registrate nella zona di Montecchio e di San Venanzo, soprattutto per il forte temporale che vi si e’ abbattuto. Interventi anche a Fabro pur se di minore entita’.
Un fronte franoso di circa 60 metri di lunghezza si e’ abbattuto sulla strada provinciale 39 Sismanese nel comune di Avigliano Umbro. Il tratto interessato – riferisce la Provincia di Terni – e’ nelle vicinanze del centro abitato. Sul posto stanno operando le squadre dell’ente, mentre il Comune ha emanato un’ordinanza di chiusura della strada fino a completa bonifica. L’intervento della Provincia e’ finalizzato alla rimozione del materiale dalle carreggiate e al ripristino delle normali condizioni di viabilita’ e sicurezza. Sempre sulla Sismanese, in altri punti, si sono verificati numerosi piccoli smottamenti di terreno, staccatisi dalle scarpate sovrastanti e favoriti dallo scorrimento abbondante delle acque meteoriche. Gli addetti alla viabilita’ dell’amministrazione provinciale stanno lavorando per la rimozione degli stessi, anche se la circolazione veicolare e’ consentita con velocita’ moderata.