Stamattina una tartaruga marina Caretta caretta ha riconquistato il mare grazie ai volontari di Marevivo Sicilia e a seguito delle cure dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia al quale era stata affidata per la sua riabilitazione.
Marevivo ritorna ad appropriarsi del suo impegno, scendendo in campo per la difesa del mare e lo ha fatto con i suoi giovani volontari che, fin dalle primissime ore del mattino hanno proceduto ad un’azione di monitoraggio della spiaggia e delle dune per verificare la presenza di nidi di tartarughe e del fratino, piccolo trampoliere anch’esso a rischio d’estinzione.
Purtroppo spesso, a causa della disattenzione e di una scarsa informazione, questi nidi finiscono per essere danneggiati dai predatori, dal calpestio dei bagnanti, ma anche dalle piogge e dall’abbassamento delle temperature, con il severo rischio di compromissione della schiusa e della continuità della specie.
La rilevazione consente di segnalare la deposizione e avviare il processo di sorveglianza dei nidi, per la loro salvaguardia e tutela.
Ma l’attività dei volontari è andata oltre perché è stata effettuata anche un’attenta pulizia della spiaggia, con la raccolta differenziata di oltre 30 sacchi stipati di ogni tipo di rifiuto: polistirolo, vetro, plastica, arrivata perfino dall’Africa settentrionale, e l’enorme quantità di laterizi provenienti dalle strutture balneari che la potenza degli ultimi fenomeni erosivi hanno trascinato in mare. Infatti in questo tratto di spiaggia, sicuramente tra i più belli della costa agrigentina, negli ultimi anni una devastante erosione ha letteralmente inghiottito le dune e la fascia boschiva limitrofa, con gravi danni ambientali ed economici.
I lavori di ripascimento e salvaguardia delle coste, già finanziati, dovrebbero iniziare a breve, ma intanto le continue mareggiate restituiscono all’uomo tutto quello che con estrema leggerezza abbandona nell’ambiente.
“In questa giornata dedicata alla salvaguardia degli Oceani, il cui equilibrio è seriamente messo in pericolo dal fenomeno di acidificazione delle acque, dai cambiamenti climatici e dall’eccessiva immissione in mare e nell’aria di anidride carbonica, aver potuto contribuire con il nostro impegno personale a ridare un po’ di dignità al mare e al nostro territorio ci fa sentire meglio – dichiara il delegato regionale di Marevivo Sicilia, Fabio Galluzzo – e l’allarme, non nuovo, che giunge dagli oceani ci richiama al dovere di fare la nostra parte, senza aspettare altro tempo. Bisogna agire subito e dare l’esempio, motivando e coinvolgendo quanta più gente possibile affinché si producano cambiamenti positivi, diffusi e reali.”
Grande emozione per i volontari e il pubblico, la cui partecipazione è stata limitata per ragioni di sicurezza, al momento della liberazione del bellissimo esemplare di Caretta caretta, coordinata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia e battezzata col nome “Isabella” in onore della più piccola ospite della giornata che per la prima volta ha potuto vedere da vicino una tartaruga marina e apprendere come l’opera dell’uomo possa essere benevola e non solo distruttiva.
“Ringraziamo Marevivo Sicilia per la condivisione dei risultati di un’attività che con passione ed impegno ci consente di poter restituire al mare delle specie soccorse e riabilitate presso il nostro Centro – dichiara Salvatore Seminara, Commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia – la forza della rete collaborativa cresciuta a diversi livelli fra tutti gli attori del Mare, ci consente da un lato d’intervenire più efficacemente per salvare specie che rischiano d’estinguersi a causa dell’inquinamento marino e dall’altro di diffondere importanti temi di educazione e responsabilità ambientale”.
Marevivo ringrazia per la gentile collaborazione anche il Comune di Cattolica Eraclea e la Capitaneria di porto di Porto Empedocle.