Chi è Marsha P. Johnson e perché oggi Google le dedica un Doodle

Marsha P. Johnson è stata una pioniera, molto amata, dal grande carisma: un simbolo di attivismo, la cui morte improvvisa è ancora un mistero
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Il Doodle di Google di oggi, realizzato dall’artista Gilliam, celebra l’attivista LGBTQ+, performer e drag queen Marsha P. Johnson, ampiamente riconosciuta come una pioniera del movimento LGBTQ+ negli Stati Uniti.
Il 30 giugno 2019, Marsha ha ricevuto un riconoscimento postumo, “grand marshal of the New York City Pride March“.

Marsha P. Johnson è nata il 24th agosto 1945 in New Jersey. Dopo il diploma nel 1963, si è trasferita nel Greenwich Village, a New York, un hub culturale LGBTQ+. Qui ha cambiato il suo nome in Marsha P. Johnson (dove la P starebbe per “Pay It No Mind”, la risposta che dava quando le facevano domande riguardo il suo genere).

Molto amata, e dal grande carisma, è considerata uno dei simboli nei moti di Stonewall del 1969.
Nel 1970 ha fondato lo Street Transvestite (now Transgender) Action Revolutionaries (STAR) con l’attivista Sylvia Rivera.

In 2019, New York City ha annunciato il progetto di realizzare statue di Johnson e Rivera nel Greenwich Village, i primi monumenti al mondo in onore di transgender.

La sua morte improvvisa è avvenuta nel 1992 (a soli 46 anni). Il corpo di Marsha è stato rinvenuto nel fiume Hudson da alcuni ragazzi, e il caso archiviato come un suicidio: una versione che non ha mai convinto gli amici di Marsha. Nel novembre 2012, l’attivista Mariah Lopez è riuscita a far riaprire il caso dal dipartimento di polizia di New York come possibile omicidio.

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