Previsioni Meteo – Si è ampiamente scritto circa le poche occasioni per anticiclone in questo mese di giugno, specie anticicloni caldi nordafricani, come in molte fasi pre-estive si sono avuti negli ultimi anni. A dire il vero qualche timido tentativo, da parte di promontori nordafricani, di espandersi verso il Mediterraneo centrale ci sarà dopo metà mese e, magari, qualche onda più calda potrà riuscire a conquistare il Centro Sud Italia per qualche giorno a cavallo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza, ma non si vede un’azione ostinata di anticicloni nordafricani.
Tuttavia, secondo le ultimissime proiezioni dei centri di calcolo mondiali, tra il 18/19 e il 21/22 del mese, il fronte subpolare, piuttosto ostinato fino a oltre metà mese con cavi d’onda insistenti verso il settore atlantico orientale e il Centro Ovest Europa, potrebbe temporaneamente allentare la presa, spostando il centro motore più verso l’Atlantico largo e lasciando maggiore spazio a temporanei promontori mobili nordafricani, verso il nostro bacino. In questa fase, coincidente grosso con la metà-fine settimana prossima, effettivamente qualche onda più calda potrebbe interessare soprattutto il Centro Sud Italia, portando qualche giornata più calda in via generale e anche mediamente più stabile, salvo qualche fenomeno convettivo in Appennino. Tuttavia, i promontori nordafricani, non riuscirebbero a proteggere il Nord Italia dove continuerebbero infiltrazioni di correnti più umide sudoccidentali con ancora rovesci e locali temporali, anche forti su Alpi e Prealpi. Temperature, però, in aumento ovunque e di qualche grado sopra media.
Come già anticipato, per il corso della terza decade del mese, il baricentro instabile subpolare, benchè ancora abbastanza contratto verso le medie e alte latitudini, andrebbe nuovamente spostandosi verso Est, ponendo il fulcro in prossimità del Mare di Norvegia e Mare del Nord. Da quella posizione, le anse cicloniche a esso associate, benchè non particolarmente incisive, tornerebbero a piegare con moderata ciclonicità verso il bacino centrale del Mediterraneo, in seno a una componente circolatoria mediamente nordoccidentale. La pressione potrebbe continuare e rimare su valori medio-alti, salvo repentine irruzioni di vortici nordatlantici più significativi a ora non ravvisabili. Tuttavia, anche in presenza di onde instabili non particolarmente taglienti, le infiltrazioni di correnti fresche nordoccidentali, soprattutto alle quote medio-alte, e la loro interazione con i bassi strati mediamente più caldi, potrebbero innescare una più diffuse attività temporalesca, specie nelle ore più calde del giorno. In sintesi, terza decade del mese, inizialmente più soleggiata e stabile al Centro Sud, già temporali, invece, al Nord, poi dal 23, rischio temporali più diffusi ed estesi su tutto il territorio, anche se con più frequenza al Nord e in Appennino.