L’astronauta Samantha Cristoforetti racconta i suoi progetti per il futuro in occasione del Premio Hemingway 2020 di Lignano Sabbiadoro (Udine), che le e’ stato assegnato nella sezione “Testimone del nostro tempo”. L’astronauta, per quasi sette mesi in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale, spiega che “il prossimo lancio avverra’ su un’ astronave diversa dalla Souz utilizzata nel 2015″. “Per raggiungere la stazione spaziale utilizzero’ forse anch’io lo SpaceX Dragon o in alternativa lo Starliner di Boeing che e’ attualmente in fase test in volo. Dopo una lunga attesa che dura dal 2015, finalmente potro’ tornare nello spazio: il luogo di cui ho avuto forse piu’ nostalgia nella mia vita”. “Ci auguriamo che il successo del lancio del veicolo spaziale SpaceX favorisca una piu’ regolare pianificazione dei voli anche per gli astronauti europei. Il mio prossimo lancio dovrebbe essere calendarizzato nel giro di un paio d’anni”.
I suoi 200 giorni nello spazio sono ripercorsi nel Diario di un’apprendista astronauta (La nave di Teseo). Il libro sara’ al centro del dialogo che la vedra’ protagonista, venerdi’ 26 giugno alle 21, agli Incontri del Premio Hemingway 2020, intervistata dal presidente di Giuria Alberto Garlini. Intanto sono numerosi i progetti che la tengono impegnata: “Nell’ambito di una collaborazione internazionale – racconta – stiamo lavorando alla costruzione di una piccola stazione spaziale che orbitera’ intorno alla Luna, il Gateway: il modulo abitativo principale di questa stazione orbitante sara’ a guida europea. Gli Stati Uniti in merito, hanno una timeline piuttosto ambiziosa: l’obiettivo e’ riatterrare sulla luna entro il 2024. Un traguardo che potrebbe slittare di uno o due anni“. E per quanto riguarda il volo su Marte, questo “e’ un traguardo meno attuale per le missioni umane, ma stiamo lavorando alle missioni robotiche: in sinergia con la Nasa, progettiamo di portare a terra per la prima volta, intorno al 2028-2030, alcuni campioni di suolo marziano intatti”.