Il Sole si “risveglia” con un forte brillamento: il nuovo ciclo solare potrebbe essere alle porte

Il Sole fa "scintille": osservato brillamento, era dal 20 ottobre 2017 che non veniva osservato un flare di questa intensità
MeteoWeb

Per la prima volta in oltre 2 anni, il Sole ha fatto “scintille“. Il 29 Maggio i satelliti che orbitano attorno alla Terra hanno rilevato un brillamento solare classe M1 (07:24 UTC) seguito da un evento classe C9 (10:46 UTC), entrambi originati da un’area presente dietro la regione nordorientale della stella.

Una spia di risveglio del Sole quindi, che potrebbe indicare che il nuovo ciclo solare potrebbe essere alle porte.
Era dal 20 ottobre 2017 che non veniva osservato un brillamento di questa intensità.

Attualmente il Sole è nella fase di minima attività solare e fenomeni come questo possono essere considerati avvisaglie del suo risveglio, anche se è altrettanto normale che l’attività solare si manifesti anche nella fase di minimo.

Attività solare e minimo solare

L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in modo ciclico sulla superficie della nostra stella. Il minimo solare è il periodo di minore attività del Sole nel ciclo solare: durante questo periodo, cala il numero di macchie solari e dei brillamenti, fino a diventare nullo per diversi giorni consecutivi. La data precisa del minimo si ottiene misurando per dodici mesi l’attività delle macchie solari in un periodo di minore attività: l’identificazione precisa della data si rileva sei mesi dopo la data reale del minimo. Il ciclo solare dura circa 11 anni ed oscilla tra i periodi in cui il numero di macchie solari aumenta e il periodo in cui diminuisce.

Al minimo solare si contrappone il massimo solare, durante la quale compaiono sulla fotosfera della nostra stella centinaia di macchie solari.

La fase di minimo solare, tuttavia, non implica totale inattività: in questa fase si formano buchi coronali (regioni che sembrano più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette) estesi e di lunga durata: sono in grado di produrre raffiche veloci di vento solare che, se raggiungono la Terra, possono innescare aurore polari, tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio.

Il Minimo Solare genera inoltre numerosi cambiamenti: ad esempio, le emissioni di estremo ultravioletto diminuiscono, l’atmosfera superiore della Terra si raffredda e collassa. Ciò consente alla spazzatura spaziale di accumularsi attorno al pianeta. Inoltre, l’eliosfera si contrae, portando lo spazio interstellare più vicino alla Terra. I raggi cosmici galattici penetrano nel Sistema Solare interno con relativa facilità: se colpiscono la Terra possono creare problemi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione.

Condividi