Il Solstizio d’Estate, un’eclissi di sole e la profezia dei Maya: in comune la data del 21 giugno 2020 ma non sarà la fine del mondo

Poche ore dopo il Solstizio d'Estate, un anello di fuoco si staglierà nel cielo intorno alla luna domani, domenica 21 giugno, proprio nel giorno in cui i Maya avrebbero "previsto" la fine del mondo
MeteoWeb

Tra poche ore scoccherà il solstizio d’estate, che segnerà l’inizio ufficiale dell’estate nell’emisfero settentrionale. L’evento sarà seguito a poca distanza da un altro spettacolo astronomico, che creerà un “anello di fuoco” nel cielo. Quando la luna passerà tra la Terra e il sole, infatti, avverrà un’eclissi anulare di sole . Nonostante quanto circoli in rete da giorni, questi eventi non preannunciano alcuna fine del mondo.

Un anello di fuoco si staglierà nel cielo intorno alla luna domani, domenica 21 giugno.

Alle 23:43 di oggi, sabato 20 giugno, invece, scatta il solstizio d’estate. Un’eclissi solare anulare così vicina al solstizio d’estate non si verificherà fino al 21 giugno 2039. Ma non c’è alcun motivo di preoccuparsi perché, se ci fosse ancora bisogno di sottolinearlo, il duo solstizio-eclissi non è un segno che l’apocalisse è vicina. Il solstizio d’estate nell’emisfero settentrionale, la cui data varia ogni anno tra il 20 e il 22 giugno, avviene grazie all’inclinazione della Terra di 23,4°. Quando il polo nord è inclinato al massimo verso il sole, l’emisfero nord riceve più luce rispetto a qualsiasi altro giorno dell’anno: ecco perché si dice che il giorno del solstizio d’estate è il più lungo dell’anno, intendendo la durata del periodo di luce nelle 24 ore. Alle 23:43 di oggi, il sole si troverà direttamente sopra il Tropico del Cancro.

Un’eclissi solare anulare, invece, può verificarsi solo quando la luna si trova nel punto della sua orbita più lontano dalla Terra (apogeo). A causa di questa distanza, quando passa tra il nostro pianeta e il sole, la luna non è in grado di bloccare completamente la luce del sole. Ecco perché sembra che intorno alla luna si formi un anello di luce, detto anello di fuoco.

L’eclissi anulare sarà visibile in Africa, Arabia Saudita, India, Cina e Oceano Pacifico. Per vedere l’anello di fuoco, bisognerà trovarsi nello stretto corridoio direttamente al centro dell’ombra della luna (vedi mappa a lato). In Italia, invece, si potrà ammirare una minuscola eclissi parziale di Sole al mattino presto e solo all’estremo Sud-Est (inosservabile al Centro-Nord). La fase parziale sarà visibile a sud della latitudine 43° N circa, dalle ore 7 alle 8 circa, in base alla località.

Se il solstizio scatterà alle 23:43, l’eclissi arriva a partire dalle 6:56 (ora italiana). “Il fenomeno è visibile molto bene soprattutto in Asia e l’Italia si trova al limite settentrionale della fascia di visibilità“, ha detto Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). La fascia di osservabilità è una sottile linea che comprende India e Pakistan fino al Corno d’Africa, spingendosi all’interno del continente africano. L’Italia viene appena sfiorata: per questo l’eclissi è visibile in forma parziale solo da Roma in giù, mentre dall’Italia centro-settentrionale è purtroppo impossibile osservarla. La regione più fortunata è la Sicilia, dove a Catania il fenomeno è visibile per circa un’ora, dalle 6:56 alle 7:57; nel Gargano, a Peschici, dalle 6:11 alle 7:55; a Roma si potrà osservare l’eclissi dalle 7:18, ma per nemmeno mezz’ora, fino alle 7:55. A Roma, per esempio, alle 7:32, il disco solare sarà intaccato da quello della Luna appena per lo 0,5%. In Sicilia la copertura prevista è invece di circa il 6%.

È estremamente importante utilizzare adeguate protezioni per gli occhi per tutta l’eclissi: il mancato utilizzo di adeguati filtri solari o occhiali per eclissi può provocare danni permanenti agli occhi. “I normali occhiali da sole, anche quelli molto scuri, non sono sicuri per guardare il sole. Non guardare il sole attraverso fotocamere, telescopi, binocoli o qualsiasi altro dispositivo ottico mentre si utilizzano gli occhiali per eclissi: i raggi solari concentrati potrebbero danneggiare il filtro ed entrare negli occhi, provocando gravi lesioni”, spiega la Società Astronomica Americana (ASS).

Tornando a parlare di apocalisse, sono moltissime le notizie che in questi giorni circolano in rete, che ovviamente non hanno nulla di vero. Tra coloro che sostengono che la fine del mondo sia vicina, c’è il pastore cristiano Paul Begley, da tempo noto per le sue previsioni catastrofiste sempre smentite dalla realtà. Recentemente, ha affermato che l’eclissi solare anulare è un segno della fine del mondo, indicando che una serie delle 10 piaghe bibliche stanno già spazzando il mondo, inclusa quella di locuste, “di proporzioni bibliche”, in parti di Africa, Medio Oriente e Asia. L’eclissi anulare di sole potrebbe essere la piaga dell’oscurità, secondo Begley, che però non ha nominato nessuna delle altre piaghe che, a suo dire, starebbero colpendo il mondo.

Inoltre, negli ultimi giorni, è tornata di moda la profezia dei Maya, quella secondo cui l’apocalisse sarebbe dovuta arrivare già nel 2012. Di fatto, i Maya non hanno mai previsto la fine del mondo: semplicemente hanno smesso di aggiornare il loro Calendario Mesoamericano del Lungo Computo dopo il 2012, che segnava la fine di un grande ciclo nel calendario. Ma per i catastrofisti queste cose sembrano non contare, tanto che sono arrivati al punto di dire che il mondo finirà domani, 21 giugno 2020. Il motivo di questa data starebbe nel fatto che quella del 2012 si basava sul calendario giuliano, piuttosto che su quello gregoriano.

Niente di tutto questo accadrà domani: la Terra sta bene da oltre 4 miliardi di anni e non c’è alcuna ragione scientifica che sostenga che il mondo posso finire a breve.

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