Il veicolo Starship di SpaceX guiderà la conquista dello spazio: contribuirà alla base permanente sulla Luna e alla città su Marte

Con Starship, l’uomo potrebbe volare fino a Marte, rialimentarlo utilizzando le risorse del pianeta e tornare sulla Terra sempre con lo stesso veicolo
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Starship, il gigantesco razzo di SpaceX progettato per mandare i primi uomini su Marte, potrebbe svolgere un ruolo chiave nel costruire anche una base permanente sulla luna ma per completare il progetto, potrebbe subire alcune modifiche. Ieri, 9 giugno, Elon Musk, fondatore e CEO di SpaceX, ha spiegato come Starship dovrebbe subire alcuni adattamenti per atterrare sulla luna. Gli Starship standard sarebbero utilizzati per missioni con equipaggio su Marte, dove l’atmosfera del pianeta può essere utilizzata per ridurre la velocità quando il veicolo si appresta all’atterraggio.

starship spacexScrivendo sul proprio profilo Twitter, Musk ha fatto notare alcune modifiche per questi speciali Starship diretti alla luna: “Stiamo lavorando su nuove gambe. Posizione più ampia e in grado di auto-livellarsi. Importante per inclinarsi nel vento e atterrare su superfici rocciose e con crateri”. Musk ha spiegato anche come i veicoli diretti verso la luna possono permettersi di rinunciare ad alcuni altri accessori: “Propulsori anteriori stabilizzeranno l’astronave quando atterrerà con forti venti. Se l’obiettivo è il massimo carico utile verso la luna per ogni astronave, non sono necessari scudi termici, alette o grandi pacchetti di propulsori a gas”. Il CEO ha anche suggerito che i veicoli potrebbero aiutare a costruire una base lunare: “Non c’è bisogno di portare indietro le prime astronavi. Possono servire come parte della base lunare.

Il veicolo in acciaio inossidabile, attualmente in sviluppo in Texas, è progettato per inviare fino a 150 tonnellate di cargo o 100 persone nello spazio alla volta. È completamente riutilizzabile e utilizza ossigeno liquido e metano. Su di esso si basano le missioni più ambiziose di SpaceX nei prossimi anni. Con Starship, l’uomo potrebbe volare fino a Marte, rialimentarlo utilizzando le risorse del pianeta e tornare sulla Terra sempre con lo stesso veicolo.

Credit: SpaceX

Musk ha intenzione di portare i primi veicoli su Marte entro il 2022, con l’obiettivo di creare una città sul Pianeta Rosso prima del 2050. Ma SpaceX non dimentica la luna. Paul Wooster, ingegnere di SpaceX, ha affermato ad ottobre 2019 che la compagnia può costruire una base sulla luna e allo stesso tempo costruirne una su Marte. Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha dichiarato nei giorni scorsi che l’agenzia inviterà nuovamente le compagnie private a prendere parte ai suoi piani per una base lunare. La proposta è parte del programma Artemis, la missione che include anche il ritorno dell’uomo sulla luna. È già attesa la partecipazione SpaceX con l’impiego della sua capsula Dragon XL per supportare Lunar Gateway, la stazione che dovrà orbitare intorno alla luna.

Starship in una colonia su Marte. Credit: SpaceX

Non è una sorpresa che gli Starship lunari possano far parte della base lunare. I piani di SpaceX per la città su Marte, infatti, includono l’invio di una serie di Starship cargo, che rimarranno sul Pianeta Rosso e aiuteranno a supportare le future missioni con equipaggio per creare la prima base marziana.

Ma non è finita qui. SpaceX sembra considerare diverse configurazioni di Starship, in versione sia cargo che con equipaggio. In quest’ultima, prevede cabine fino a 100 persone in stanze di 2 o 3 persone. Un’altra versione potrebbe consentire voli sulla Terra, per spostare fino a 1.000 persone per volo tra le grandi città del mondo in meno di un’ora.

3 possibili siti per i primi lanci di Starship

Super Heavy-Starship al lancio, Credit: SpaceX

Starship non ha ancora un sito per il lancio inaugurale. Nei giorni scorsi, Musk ha svelato che la compagnia sta portando avanti 3 diverse opzioni per la prima serie di voli del razzo, aggiungendo che è “difficile dirlo ora”. Musk, in particolare, parlava dei voli con il booster Super Heavy, che abbinato a Starship gli permetterà di decollare dall’atmosfera terrestre. Le opzioni di cui tiene conto SpaceX sono: un sito di lancio alla struttura di sviluppo in Texas, un lancio all’attuale base operativa in Florida e un lancio dall’oceano.

TEXAS. Lo spazioporto della compagnia alla struttura di Boca Chica in Texas in origine era destinato a supportare anche le missioni di Falcon 9 e Falcon Heavy. Ma nel mese di maggio 2018, Musk ha spiegato che il sito di lancio sarebbe stato dedicato a Starship. La prima missione di Starship potrebbe essere il grande debutto di un nuovo spazioporto in Texas.

FLORIDA. Il Launch Complex 39A, al Kennedy Space Flight Center in Florida, è la seconda piattaforma di lancio più utilizzata da SpaceX. Con un totale di 22 lanci, è battuta solo dal vicino Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral. La piattaforma è famosa per il decollo della missione Apollo 11 che ha portato i primi uomini sulla luna. È la stessa piattaforma dalla quale il 30 maggio è partita la capsula Crew Dragon di SpaceX, che ha portato 2 astronauti NASA nello spazio dal suolo americano per la prima volta dal 2011. E ora potrebbe fare di nuovo la storia con il primo lancio di Starship.

OCEANO. Nel novembre 2019, Musk aveva suggerito la possibilità di costruire una serie di spazioporti nell’oceano per supportare le missioni, ad oltre 30km di distanza dalla costa per ridurre i problemi legati al rumore. Questi spazioporti sarebbero disseminati nel mondo per permettere i voli sulla Terra di Starship. Inoltre, Musk aveva suggerito che questi spazioporti potrebbero essere collegati al centro città utilizzando un Hyperloop, il sistema di tunnel sottovuoto che permetterebbe alle capsule di spostarsi a oltre 1.100km/h.

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