Starship, il gigantesco razzo di SpaceX progettato per mandare i primi uomini su Marte, potrebbe svolgere un ruolo chiave nel costruire anche una base permanente sulla luna ma per completare il progetto, potrebbe subire alcune modifiche. Ieri, 9 giugno, Elon Musk, fondatore e CEO di SpaceX, ha spiegato come Starship dovrebbe subire alcuni adattamenti per atterrare sulla luna. Gli Starship standard sarebbero utilizzati per missioni con equipaggio su Marte, dove l’atmosfera del pianeta può essere utilizzata per ridurre la velocità quando il veicolo si appresta all’atterraggio.
Il veicolo in acciaio inossidabile, attualmente in sviluppo in Texas, è progettato per inviare fino a 150 tonnellate di cargo o 100 persone nello spazio alla volta. È completamente riutilizzabile e utilizza ossigeno liquido e metano. Su di esso si basano le missioni più ambiziose di SpaceX nei prossimi anni. Con Starship, l’uomo potrebbe volare fino a Marte, rialimentarlo utilizzando le risorse del pianeta e tornare sulla Terra sempre con lo stesso veicolo.
Musk ha intenzione di portare i primi veicoli su Marte entro il 2022, con l’obiettivo di creare una città sul Pianeta Rosso prima del 2050. Ma SpaceX non dimentica la luna. Paul Wooster, ingegnere di SpaceX, ha affermato ad ottobre 2019 che la compagnia può costruire una base sulla luna e allo stesso tempo costruirne una su Marte. Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha dichiarato nei giorni scorsi che l’agenzia inviterà nuovamente le compagnie private a prendere parte ai suoi piani per una base lunare. La proposta è parte del programma Artemis, la missione che include anche il ritorno dell’uomo sulla luna. È già attesa la partecipazione SpaceX con l’impiego della sua capsula Dragon XL per supportare Lunar Gateway, la stazione che dovrà orbitare intorno alla luna.
Non è una sorpresa che gli Starship lunari possano far parte della base lunare. I piani di SpaceX per la città su Marte, infatti, includono l’invio di una serie di Starship cargo, che rimarranno sul Pianeta Rosso e aiuteranno a supportare le future missioni con equipaggio per creare la prima base marziana.
Ma non è finita qui. SpaceX sembra considerare diverse configurazioni di Starship, in versione sia cargo che con equipaggio. In quest’ultima, prevede cabine fino a 100 persone in stanze di 2 o 3 persone. Un’altra versione potrebbe consentire voli sulla Terra, per spostare fino a 1.000 persone per volo tra le grandi città del mondo in meno di un’ora.
3 possibili siti per i primi lanci di Starship
Starship non ha ancora un sito per il lancio inaugurale. Nei giorni scorsi, Musk ha svelato che la compagnia sta portando avanti 3 diverse opzioni per la prima serie di voli del razzo, aggiungendo che è “difficile dirlo ora”. Musk, in particolare, parlava dei voli con il booster Super Heavy, che abbinato a Starship gli permetterà di decollare dall’atmosfera terrestre. Le opzioni di cui tiene conto SpaceX sono: un sito di lancio alla struttura di sviluppo in Texas, un lancio all’attuale base operativa in Florida e un lancio dall’oceano.
TEXAS. Lo spazioporto della compagnia alla struttura di Boca Chica in Texas in origine era destinato a supportare anche le missioni di Falcon 9 e Falcon Heavy. Ma nel mese di maggio 2018, Musk ha spiegato che il sito di lancio sarebbe stato dedicato a Starship. La prima missione di Starship potrebbe essere il grande debutto di un nuovo spazioporto in Texas.
OCEANO. Nel novembre 2019, Musk aveva suggerito la possibilità di costruire una serie di spazioporti nell’oceano per supportare le missioni, ad oltre 30km di distanza dalla costa per ridurre i problemi legati al rumore. Questi spazioporti sarebbero disseminati nel mondo per permettere i voli sulla Terra di Starship. Inoltre, Musk aveva suggerito che questi spazioporti potrebbero essere collegati al centro città utilizzando un Hyperloop, il sistema di tunnel sottovuoto che permetterebbe alle capsule di spostarsi a oltre 1.100km/h.