Tumori dopo l’esposizione ad agenti chimici: individuata la reazione a catena che li innesca

Studiando centinaia di tumori del fegato nei topi, i ricercatori hanno scoperto che le lesioni del Dna provocate da agenti chimici non vengono eliminate immediatamente
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E’ stata ricostruita la lunga catena di mutazioni che porta a sviluppare il tumore dopo l’esposizione ad agenti chimici ambientali come fumo o altre sostanze nocive. La ricerca è frutto di uno studio internazionale coordinato dalle università di Edimburgo e Cambridge: pubblicato su Nature, contribuirà a fare luce sull’estrema complessità genetica che aiuta le cellule tumorali a formare metastasi e a diventare resistenti alle terapie.

Studiando centinaia di tumori del fegato nei topi, i ricercatori hanno scoperto che le lesioni del Dna provocate da agenti chimici non vengono eliminate immediatamente, ma vengono mantenute durante la divisione cellulare e trasmesse alle cellule figlie.

I due filamenti del Dna, che presentano diverse lesioni, vengono separati a ogni divisione, producendo due cellule figlie con mutazioni differenti. In questo modo, generazione dopo generazione, le lesioni finiscono per generare nuove combinazioni di mutazioni, aumentando la probabilita’ di trovare quelle ideali per lo sviluppo del tumore.

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