Era il 2 luglio 1947 quando un oggetto cadde dal cielo nel New Mexico. In base a quanto dichiarato da alcuni testimoni oculari, l’oggetto luminoso e di forma discoidale era già avvistato nel corso della mattinata nella città di Roswell. Tutti erano concordi nel dire che non poteva che trattarsi di un’astronave aliena. Le forze armate statunitensi, però, diedero un’altra versione ufficiale: si trattava di un pallone sonda meteorologico, che venne ritrovato l’8 luglio. L’indecisione delle prime, però, alimentò teorie e sospetti che persistono ancora oggi.
La RAAF, Roswell Army Air Field, comunicò che un oggetto volante non identificato era stato rinvenuto in un ranch del New Mexico. L’oggetto schiantatosi era, secondo la versione ufficiale, un pallone sonda appartenente alla United States Air Force. L’indecisione iniziale sulla provenienza di quell’oggetto volante creò voci e teorie incontrollate sul fatto che si potesse trattare di un disco volante di provenienza aliena. Quelle voci incontrollate, dopo 30 anni dalla vicenda, riemersero più prepotenti che mai, dopo alcune affermazioni del fisico e ufologo Stanton T. Friedman, convinto che i militari avrebbero insabbiato la vicenda coprendo ciò che realmente era accaduto, ovvero il recupero di una nave aliena, magari anche con degli esseri viventi all’interno della stessa. Da allora l’incidente di Roswell è diventato uno dei “misteri” più celebrati dagli ufologi, intorno al quale si sono venuti a creare leggende, romanzi e serie televisive.