“Tornavo da due giorni di vacanza e sono improvvisamente piombato nell’inferno di viale Regione Siciliana“. Alessandro Di Gregorio era in macchina con la moglie quando su Palermo si è abbattuta una bomba d’acqua che causato un’alluvione, provocato la morte di due persone. “Ho visto la Circonvallazione allagata, genitori con bimbi in braccio che piangevano mentre cercavano riparo ovunque – aggiunge Di Gregorio –. C’erano automobilisti sui tetti delle auto, passanti che cercavano di fuggire a piedi nudi dal fiume di acqua e fango. Qualcuno si accasciava a terra. Con il pavimento dell’auto allagato, ho provato a studiare un percorso alternativo per andare a casa evitando le strade più a rischio. Per fortuna mi è andata bene”.
Vigili del fuoco ancora a lavoro
A distanza di alcune ore dalla fine del nubifragio che oggi ha messo in ginocchio Palermo provocando due vittime, i vigili del fuoco sono ancora al lavoro, lungo il viale Regione Siciliana, che è la circonvallazione e anche una delle arterie principali della città. Con le idrovore si stanno svuotando le corsie centrali. Viale della Regione Siciliana, a causa delle forti piogge di questo pomeriggio, è diventata una trappola per molti automobilisti, anche a causa dei numerosi sottopassi che si sono riempiti di acqua all’inverosimile.
Convocata l’Unità di Crisi
Il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani ha convocato l’unità di crisi per fare fronte alle conseguenze del violento nubifragio che si è abbattuto su Palermo. Al momento sono ancora due le persone disperse che vengono cercate dai sommozzatori dei Vigili del fuoco. Presente anche la Protezione civile. “Al momento non abbiamo alcuna informazione sul recupero dei corpi delle vittime. I vigili del fuoco – informano dalla Prefettura – stanno lavorando incessantemente, nonostante il buio stia rendendo difficili le operazioni di verifica e di recupero. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo tutte le dichiarazioni testimoniali per ricostruire l’accaduto” .