Bere acqua e bicarbonato fa bene? Cosa succede se si assume tutti i giorni? Attenzione, non serve a tutti e può fare male

Bere acqua e bicarbonato fa bene o fa male? Cosa succede se si assume spesso, magari tutti i giorni? Attenzione agli effetti collaterali
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Bere acqua con bicarbonato fa bene? Fa male? In quali casi è indicato? Quando può avere effetti negativi sulla salute?

Il bicarbonato è un prodotto presente in tutte le case: è versatile, utilizzabile in mille modi, dal lavaggio della verdura alle pulizie di casa. Nonostante sia però di facile reperibilità e utilizzo, non significa che sia automaticamente un rimedio adatto a tutti: se non serve può far male.

Bere acqua e bicarbonato è un rimedio considerato infallibile da molti: sul web da anni gira una “ricetta della longevità” a base di acqua, bicarbonato e limone che sembrerebbe fare miracoli.
Sebbene sia una soluzione molto attraente, gli effetti di questa particolare bevanda non sono supportati da evidenze scientifiche solide, portando persone bisognose d’aiuto alla delusione, anche con conseguenze negative sulla salute.

Il bicarbonato è un prodotto multiuso facilmente accessibile ed economico: può essere utilizzato per lavare l’insalata, il bucato, ma è anche un rimedio per i disturbi digestivi, non privo di controindicazioni.
Per assumerlo è necessario consultare il medico, che valuterà se, quando e in che quantità va assunto.

Bere acqua e bicarbonato potrebbe far male se non assunto nelle quantità corrette e per il periodo giusto: un eccesso di consumo può addirittura favorire l’acidità, un effetto “rebound” che può peggiorare la situazione.
Bere acqua e bicarbonato non è un rimedio consigliato a tutti indiscriminatamente e può far male se l’assunzione si protrae a lungo, ad esempio tutti i giorni, senza un motivo che lo giustifichi.
E’ sconsigliata l’assunzione nei bambini, nelle donne in gravidanza, in chi assume alcol in eccesso, nelle persone con problemi cardiaci o renali, con appendicite ed edema, ad esempio.
Il bicarbonato può causare effetti collaterali come gonfiore dello stomaco, flatulenza, nausea, diarrea e mal di stomaco.
Inoltre, l’utilizzo a lungo termine potrebbe essere associato a problematiche renali, cardiache e muscolari, e a un aumento della concentrazione di sodio, iponatremia, e a una diminuzione di quella di potassio, ipokaliemia, e cloruri, ipocloremia.

Bicarbonato di sodio: a cosa serve, quali sono gli effetti collaterali

Gli esperti dell’Humanitas Research Hospital – ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario – hanno dedicato un focus a questo prodotto, partendo dalla sua funzione e facendo chiarezza sugli effetti collaterali.

Il bicarbonato di sodio, si spiega, “ha la capacità, una volta assunto, di rendere alcaline – cioè basiche – le urine e altri liquidi corporei. Ha dunque la capacità di neutralizzare gli acidi: per questo viene utilizzato a livello farmacologico in presenza di bruciori di stomaco, gastriti, ulcere peptiche e tutte le volte in cui si renda necessario alcalinizzare le urine (o altri liquidi corporei). Nel caso di intossicazione da farmaci, poi, il bicarbonato di sodio – sempre grazie all’alcalinizzazione delle urine – ne inibisce il riassorbimento renale, favorendone l’escrezione. Infine il suo utilizzo può servire – sempre grazie all’alcalinizzazione delle urine – per prevenire la formazione di calcoli renali di acido urico.

Il bicarbonato di sodio(formula chimica NaHCO3) è un farmaco che trova impiego nel trattamento di molteplici patologie come l’acidosi lattica, l’acidosi metabolica, le aritmie ventricolari, lo shock indotto da farmaci e come antiacido nelle pirosi gastriche. Può essere inoltre utilizzato nel trattamento degli stati di intossicazioni da barbiturici, salicilati e alcool metilico, oltre che nelle sindromi emolitiche, nelle sindromi rabdomiolitiche e nelle iperuricemie. Ha inoltre la capacità di contrastare l’iperkaliemia.

Il bicarbonato di sodiopuò essere assunto per via orale sotto forma di compresse o di granulato disciolto in acqua, o mediante iniezioni (via endovenosa).”

Diversi sono gli effetti collaterali riconosciuti ascrivibili all’utilizzo del bicarbonato di sodio, “nonostante – soprattutto come rimedio per l’acidità gastrica – venga utilizzato molto diffusamente. È dunque sempre bene rivolgersi al medico per avere un preventivo consenso prima di assumere il bicarbonato di sodio, soprattutto se si è in presenza di malattie in atto o in caso di terapie farmacologiche concomitanti.
Tra gli effetti avversi più comuni ci sono:

  • disturbi gastrointestinali: crampi allo stomaco, distensione addominale, flatulenze;
  • disturbi renali: tendenza alla formazione di calcoli renali;
  • disturbi respiratori: difficoltà di respirazione;
  • disturbi cardiovascolari: aumento della pressione arteriosa; eccessiva ritenzione idrica; edema polmonare.

Il bicarbonato di sodio “non dovrebbe essere utilizzato in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, in pazienti con insufficienza renale grave, in soggetti con pressione alta e in pazienti in trattamento con farmaci corticosteroidei o corticotropinici. In caso di gravidanza e allattamento chiedere consiglio al medico.


Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.

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