Non solo gli anziani, anche i giovani adulti possono essere a rischio di contrarre una forma grave di Covid-19, se hanno un fattore di rischio, e negli Usa questa condizione riguarda addirittura un terzo della popolazione tra i 18 e i 25 anni. Lo afferma uno studio dell’università di San Francisco pubblicato dal Journal of Adolescent Health, che sottolinea come sia il fumo la causa principale del rischio aumentato.
Lo studio ha analizzato i dati di un campione di 8400 giovani adulti, verificando la presenza dei principali fattori di rischio per il Covid, dalle malattie cardiache all’asma al diabete, includendo anche il fumo. “La ‘vulnerabilità medica‘ – spiegano gli autori – è risultata del 33% tra i maschi e del 30% tra le femmine. L’impatto del fumo ha ampiamente superato altri fattori di rischio meno comuni”.
Il numero di fumatori è risultato pari a circa il 20%, molto più alto di chi ha l’asma (8,6%), è obeso (3%) o ha qualcuno degli altri fattori. “Il rischio di essere vulnerabili alle forme gravi – si legge nello studio -, si dimezza quando i fumatori sono rimossi dal campione. Sforzi per ridurre il fumo e le e-cig in questa fascia di età quindi probabilmente abbasserebbe l’impatto”.