Coronavirus e rientro a scuola, Arcuri: “Invieremo ogni giorno 11 milioni di mascherine, straordinario il fabbisogno richiesto di nuovi banchi”

Il commissario Arcuri: "I miei uffici hanno predisposto la distribuzione gratuita giornaliera di 11 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole"
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I miei uffici hanno predisposto la distribuzione gratuita giornaliera di 11 milioni di mascherine chirurgiche che verranno destinate agli oltre 40mila plessi scolastici“: lo ha affermato il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, in Commissione Cultura alla Camera in riferimento all’avvio dell’anno scolastico. Le mascherine saranno “distribuite sul territorio che potranno così essere utilizzate dal personale docente non docente e dagli studenti“.
Invieremo alcune quantità di gel igienizzanti, sempre a titolo gratuito, che verranno distribuite nella totalità delle scuole distribuite sul nostro territorio“. “Avevamo bandito una gara pubblica Europea accelerata che si è conclusa ieri per dotare di 2 milioni di test sierologici rapidi per eseguire la cosiddetta campagna di screening. I test verranno somministrati dai medici di famiglia e dalle ASL di tutto il territorio al personale docente e non docente“.
Il fabbisogno richiesto di nuovi banchi è straordinario. La produzione nel nostro paese è di norma clamorosamente più bassa. La combinazione possibile tra sicurezza e trasparenza è stata finora rispettata, ci riserviamo di vedere quante e quali offerte riceveremo. Credo si sia fatto tutto il possibile fino a questo momento“.
Il 30 giugno il ministro dell’istruzione mi inviato una comunicazione nella quale mi manifestava l’esigenza di provvedere ad eseguire le indicazioni del comitato tecnico scientifico del 22 giugno e quindi a ricercare fino a 3 milioni di banchi monoposto“.
Essi sono fino a 2,2 milioni per le scuole secondarie di primo e secondo grado e fino a 800 mila per le scuole primarie“.
Il ministro, tra i banchi monoposto diciamo tradizionali e quelli con le cosiddette sedute innovative, si è confrontata con i presidi e direttori didattici responsabili degli istituti di tutto il territorio che hanno precisato definitivamente i fabbisogni“. “La suddivisione tra banchi tradizionali e banchi cosiddetti innovativi deriva da una richiesta dei responsabili dell’Istruzione distribuiti sul territorio“.

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