E’ arrivato il momento preferito dagli amanti del mare e delle spiagge, trascorrere le giornate al mare è un must in questo periodo di caldo intenso, ed anche per ritagliarsi delle ore di meritato relax.
Trascorrere le giornate al mare vuole però spesso mangiare sotto l’ombrellone: spesso però non si ha voglia di abbandonare la spiaggia e si preferisce consumare uno spuntino in spiaggia.
Quando il caldo si fa sentire è bene non appesantire lo stomaco con alimenti troppo pesanti e inadatti per trascorrere le giornate al mare.
Un grande classico è l’insalata di riso, piace a tutti e può essere preparata dal giorno prima. Per condire il riso, anziché usare i preparati che si trovano in commercio, si potrebbero preferire delle verdure grigliate oppure dei cubetti di prosciutto cotto con piselli e carote. Anche in questo caso la fantasia si può sbizzarrire in base ai gusti di ognuno. Si può inoltre provare a sostituire il riso con un mix di orzo, farro e grano, oppure con il cous cous.
Stessa cosa vale per la pasta fredda, permette di assumere il giusto quantitativo di sostanze nutrienti necessarie a reintegrare quelle perse a causa del caldo; inoltre ha il vantaggio di poter essere preparata anche la sera prima e poi conservata in frigorifero. Le varianti possibili di pasta fredda sono tantissime e dipendono dai gusti di ognuno. Si possono preparare le classiche pennette con pomodorini e mozzarella, o provare la variante con pesto e ricotta. Un altro condimento sfizioso è con zucchine e gamberetti, oppure con tonno e piselli.
Insalata caprese semplicissima, fresca e gustosa, si prepara unendo delle fette di mozzarella a fette di pomodoro ben maturo, condendo il tutto con un filo di olio di oliva e qualche fogliolina di basilico. Un sempreverde per ogni stagione è la frittata, che è buona anche mangiata fredda. Per trasformarla in versione “finger food” la si deve cucinare in una padella con i bordi alti, in modo che venga piuttosto spessa, e poi si taglia a cubetti. Si può preparare solo con le uova, oppure si possono aggiungere altri ingredienti come piselli, asparagi o porri.
Per la macedonia di frutta, il frutto per eccellenza dell’estate è l’anguria, ma può essere un po’ scomoda da conservare sotto l’ombrellone! Meglio optare per una bella macedonia, unendo fragole, mele pere, kiwi, banana con un po’ di succo di limone.
Come mangiare correttamente in spiaggia, a cosa fare attenzione
Mangiare correttamente in spiaggia è la prima regola da seguire se si vuole trascorrere una piacevole giornata al mare.
E’ importante consumare i cibi giusti in spiaggia per poi tuffarsi tranquillamente in acqua e per sentire meno caldo: una cattiva digestione infatti porterà il corpo a sentire irrimediabilmente ancora di più la calura estiva.
Il panino spesso è la prima opzione, ma attenzione alla scelta della farcitura: prediligere salumi leggeri sarà la scelta più appropriata, come prosciutto crudo o bresaola mentre per il pane è bene optare per un panino integrale, più leggero e ricco di fibre.
Se il panino non soddisfa una gustosa insalata di riso integrale accompagnata da verdure fresche di stagione renderà il pranzo ancora più speciale, vada anche per la pasta fredda con un condimento di pesce leggero, come rucola e gamberetti.
L’intramontabile caprese o un abbondante fetta di melone accompagnata da straccetti di prosciutto crudo è un’altra alternativa ideale, oppure via libera a snack leggeri come frutta fresca, o succhi di frutta e cracker.
Da tenere lontano evitare timballi e pasta al forno, troppo poco digeribili. Ancora più deleterie pizzette e focacce acquistate di passaggio al bar prima di scendere in spiaggia, troppo caloriche e ricche di condimenti grassi.
Gli errori in spiaggia, a rischio salute e linea
Anche in spiaggia si possono commettere “involontariamente degli errori che minano la salute e la linea, rischiando di rendere meno proficue le nostre vacanze“: lo sostiene Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione, che ha illustrato all’AdnKronos Salute i 10 errori più frequenti in spiaggia. Incidenti di percorso che si possono evitare con piccole accortezze:
1) Esporre il corpo per troppe ore al sole favorisce la vasodilatazione: meglio bagnare le gambe molto spesso per evitare la ritenzione di liquidi soprattutto su caviglie e piedi, secondaria alla vasodilatazione. Almeno ogni 45 minuti di esposizione al sole bisogna stare 15 minuti in mare, sia fermi sia camminando.
2) Mangiare spesso e di tutto senza muoversi adeguatamente provoca un indesiderabile aumento di peso: eseguire gli affondi immersi in acqua fino all’altezza dell’inguine favorisce il rimodellamento e il dimagrimento di cosce e glutei. Bene 20 ripetizioni per 4 volte per tutti i giorni di permanenza al mare: vi aiuterà ad avere gambe più snelle e la pelle più levigata.
3) Sbagliato anche mangiare tanta frutta senza bere la giusta quota di acqua: la frutta contiene molti zuccheri in modo concentrato. Se non si assume la giusta quantità di acqua insieme alla frutta, si favorisce la disidratazione che talvolta può sfociare in disturbi intestinali indesiderati. L’ideale sarebbe bere un bicchiere d’acqua ogni 150 g di frutta.
4) No a cibi e bevande fredde per refrigerarsi: comporta uno shock termico che può causare una congestione, dolori addominali, crampi e talvolta svenimento. Assicurarsi almeno che la temperatura di bevande e cibi sia simile a quella corporea.
5) Bere solo bevande zuccherate: favorisce la disidratazione. Bere spesso acqua e limone, che è purificante, attiva il metabolismo e mantiene idratati.
6) No ai sacchetti, sì a portare il cibo in spiaggia in una borsa termica con ghiaccioli: in questo modo si evita la proliferazione batterica della frutta e della verdura e l’irrancidimento delle altre portate che possono causare dolori addominali, crampi e dissenteria.
7) Sbagliato non refrigerare la testa quando si è sotto l’ombrellone credendo di essere protetti: il colpo di calore e di sole sono sempre in agguato e provocano mal di testa, stordimento, febbre e nausea. Indossare un cappello o un foulard bagnati ne allontana il rischio.
8) No a mangiare cibo venduto in spiaggia dagli ambulanti e soggetto a contaminazione, conservazione errata e assenza di controlli sanitari: è preferibile acquistare il cibo dai rivenditori autorizzati o portarlo da casa per evitare disturbi digestivi e possibili infezioni.
9) Sbagliato non fare la doccia dopo il bagno in mare: la doccia rimuove eventuali contaminanti che sono rimasti sulla pelle, diluisce i batteri con i quali si viene a contatto e rimuove il sale che secca la pelle.
10) Ultimo errore: non bere dopo il bagno in mare. Molto spesso durante il bagno capita di deglutire acqua marina che è sempre contaminata da germi, soprattutto l’escherichia coli. Bere dopo il bagno diluisce l’eventuale carica batterica, allontanando il pericolo di contrarre infezioni intestinali.
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Obiettivo abbronzatura: come “catturare” il sole con l’alimentazione, la Top 10 dei cibi ricchi di Vitamina A
Il caldo e il sole sono attesi da quasi 8 italiani su 10 (79%) che hanno l’obiettivo della tintarella e si espongono per far assumere il colore ambrato alla pelle, dopo il lungo periodo di lockdown in primavera a causa della pandemia Coronavirus che ha costretto a rimanere a casa. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’.
Il consiglio per tutti è di esporsi gradualmente al sole evitando le ore più calde soprattutto in caso di carnagione chiara ma anche l’alimentazione – sottolinea la Coldiretti – aiuta a “catturare” i raggi del sole ed è anche in grado di difendere l’organismo dalle elevate temperature e dalle scottature.
La dieta adeguata per una abbronzatura sana e naturale si fonda – precisa la Coldiretti – sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favoriscono la produzione nell’epidermide del pigmento melanina che protegge dalle scottature e dona il classico colore scuro alla pelle. Sul podio del “cibo che abbronza” secondo la speciale classifica stilata dalla Coldiretti salgono carote, radicchi e albicocche, ma sono d’aiuto anche insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie che sono peraltro disponibili in grande quantità e varietà. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di Vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile.
Al posto d’onore – continua la Coldiretti – salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone e sedano, peperoni, pomodori, pesche, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Con il caldo infatti è importante consumare frutta e verdura fresca, fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che – sottolinea la Coldiretti – sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
Alla buona alimentazione – spiega la Coldiretti – vanno accompagnate regole di buon senso nell’esposizione al sole soprattutto all’inizio della stagione. E’ quindi importante conoscere il proprio fototipo ed utilizzare creme adeguate alla propria pelle, soprattutto su bambini, ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata, non esporsi al sole con profumi ed essenze e – spiega la Coldiretti – utilizzare indumenti adeguati (cappelli, magliette, occhiali). In caso di scottature o di disidratazione della pelle possono essere utili – conclude la Coldiretti – anche alcuni rimedi naturali come impacchi di yogurt bianco intero oppure maschere con fette di anguria oppure la polpa di mela grattugiata stesa sulle zone più arrossate.
LA TOP TEN DELLA TINTARELLA DELLA SALUTE – Vitamina A (*)
1. Carote 1200
2. Radicchi 500-600
3. Albicocche 350-500
4. Cicorie e lattughe 220-260
5. Meloni 200
6. Sedano 200
7. Peperoni 100-150
8. Pomodori 50-100
9. Pesche 100
10. Cocomeri, fragole e ciliegie 10-40
(*) in microgrammi di Vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.