Torneranno presto in mare le prime tartarughe marine curate presso L’Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università di Messina che ha ottenuto da poco dalla Regione Siciliana il riconoscimento di Centro di Primo soccorso (CPS) per tartarughe marine.
L’ospedale che ha siglato una convenzione con Marevivo ONLUS e l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, ha accolto alcuni giorni fa presso il proprio Centro Soccorso delle tartarughe marine in difficoltà.
Le tartarughe della specie Caretta caretta sono sottoposte a tutela per i forti rischi d’estinzione ai quali rimangono esposte a causa delle frequenti catture accidentali, dell’imbrigliamento nelle reti sommerse e in particolar modo per l’ingerimento di ami e sacchetti di plastica scambiati per meduse, cibo del quale le tartarughe si nutrono.
Ed è proprio la plastica che ha messo in difficoltà le tartarughe curate presso l’ospedale veterinario di Messina.
Poste sotto osservazione e riabilitate, una delle prime tartarughe è già in grado di lasciare il centro di soccorso e tornare in mare.
La liberazione avverrà nelle acque dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo proprio per suggellare la collaborazione nata tra il Consorzio di Gestione e l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina e per sostenere e diffondere gli obiettivi di tutela dell’Area Marina che mirano alla salvaguardia delle acque e della fauna marina.
“Siamo orgogliosi del lavoro condotto e lieti di condividerlo con il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo – dichiara Santo Caracappa, coordinatore amministrativo dell’Ospedale veterinario didattico dell’Università di Messina – questo recupero dimostra l’importanza delle reti collaborative tra i diversi portatori d’interesse del mare e come l’informazione riesce a dare importanti risultati ai fini della salvaguardia di tante creature marine che purtroppo oggi rischiano di estinguersi”.
L’OVUD di Messina lavora in stretta collaborazione con la Capitaneria di Porto Regionale, con la Ripartizione Faunistico Venatoria e con le ASP e offre un servizio h 24 in grado di fornire informazioni e accogliere animali in difficoltà che necessitano d’interventi sanitari.
“La liberazione della tartaruga marina riabilitata costituirà un evento di grande significato per il territorio milazzese – aggiunge Giovanni Mangano, presidente dell’AMP Capo Milazzo – e sarà un’occasione per confermare l’impegno del Consorzio a voler sviluppare eventi significativi che possono far crescere la visione del valore della tutela e la collaborazione della cittadinanza e delle istituzioni locali. Eventi di questo tipo servono anche ad aumentare la conoscenza sui grandi pericoli ai quali sono esposte molte specie marine e quanto può essere fatto a livello personale quando ci s’imbatte in un animale in difficoltà, contribuendo così ad una crescita più rispettosa e sensibile che possa fungere da esempio per le nuove generazioni che inviteremo mercoledì a presenziare l’evento”.
“Ringraziamo per la preziosa opera di soccorso condotta dalle Capitanerie di Porto di Ustica e Messina e non ultimo per l’intervento sanitario del Centro soccorso di Messina- dichiara Fabio Galluzzo di Marevivo – che ha consentito il salvataggio di questi esemplari marini. La rete collaborativa è estremamente importante e strategica per assicurare la non estinzione delle tartarughe, oggi così esposte alle grandi emergenze del mare. Se tutti i portatori d’interesse convergeranno verso comportamenti responsabili e fattivi, daremo una grande mano al mare, consentiremo a molte specie a rischio o in difficoltà di essere soccorse e riabilitate, tutelando la Biodiversità marina che è espressione di bellezza e di vita per l’intero Pianeta”.
La liberazione si svolgerà mercoledì 22 luglio, alle ore 18.00, presso la spiaggia Ponente di Milazzo in località Tono-Ngonia.
L’ingresso è aperto al pubblico.