BUONE NOTIZIE PER I PAZIENTI DIABETICI DELL’UNIONE EUROPEA – Dopo il CHMP – Committee for Medicinal Products for Human Use dell’EMA – Agenzia Europea per i Medicinali, che a maggio scorso ha dato parere positivo per aggiornare le indicazioni di Invokana (Canagliflozin), un altro importante passo viene compiuto a livello comunitario: la Commissione Europea ha approvato l’estensione dell’indicazione di questo farmaco. Un risultato ottenuto grazie alle evidenze scientifiche emerse nello Studio Credence – Canagliflozin and Renal Endpoints in Diabetes with Established Nephropathy Clinical Evaluation. Canagliflozin è ora l’unico inibitore del co-trasportatore di sodio glucosio 2 (SGLT2i) approvato in Europa con un’indicazione estesa per il trattamento della malattia renale diabetica (DKD) nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2DM), che affligge circa 300mila persone in Europa. Per la prima volta, ora è possibile questo trattamento e determinate categorie di pazienti possono utilizzarlo fino alla dialisi o al trapianto renale.
“Canagliflozin è la prima svolta medica degli ultimi 20 anni che ha dimostrato di rallentare la progressione della malattia renale cronica in pazienti con diabete ad alto rischio di sviluppare insufficienza renale – ha commentato il Prof. Vlado Perkovic, Study Author e Professorial Fellow al George Institute, Australia, Dean of Medicine alla UNSW Sydney – Questi impressionanti risultati dello studio CREDENCE hanno implicazioni cliniche significative nella prevenzione dell’insufficienza renale e sono stati anche incorporati nelle principali linee guida renali, diabetiche e cardiovascolari a livello globale. Canagliflozin offre l’opportunità di migliorare significativamente la salute di milioni di persone che vivono con malattie renali croniche e diabete di tipo 2. Con la nuova approvazione da parte della Commissione Europea, i pazienti in tutta Europa potranno godere di questi benefici”.
LA POSIZIONE DEGLI STUDIOSI ITALIANI – “Avere la possibilità di estendere a questi pazienti la prescrizione di un farmaco che è dotato di proprietà sia nefro che cardio protettive è di una importanza enorme – aveva sottolineato lo scorso mese il Prof. Luca De Nicola Ordinario di Nefrologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia presso l’Università della Campania L. Vanvitelli – Basterebbe pensare al fatto che i farmaci attualmente a disposizione per la protezione d’organo (reni e cuore)nel diabete risalgono a più di vent’anni fa. Da allora c’è stato un grave vuoto. Poi, cinque anni fa sono arrivati i risultati degli studi con gli SGLT2 inibitori, come l’EMPAREG, il DECLARE ed il CANVAS, mirati alla sicurezza cardiovascolare degli inibitori di SGLT2nei pazienti diabetici. Nello studiare questi farmaci, infatti, hanno notato non soltanto un effetto ipoglicemizzante, ma anche di protezione cardiaca e renale. Auspichiamo in tal modo che si possa prescrivere il canagliflozin 100 anche in persone che abbiano una ridotta funzione renale. Questo si aggiungerebbe alla terapia con ACE inibitori e Sartani, che restano i nostri farmaci di riferimento per la protezione del paziente con malattia renale”.
IL FARMACO – Canagliflozin è un farmaco orale da assumere una volta al giorno che appartiene a una classe di farmaci chiamati inibitori del co-transporter 2 del glucosio sodico (SGLT2). Gli inibitori di SGLT2 agiscono inibendo il co-trasportatore di SGLT2, che promuove l’escrezione di glucosio attraverso l’urina e quindi aiuta a ridurre i livelli di glucosio nel sangue negli adulti con T2DM. Canagliflozin è stato approvato nell’Unione Europea dalla Commissione Europea nel novembre 2013. È indicato per il trattamento di adulti con T2DM insufficientemente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico, come monoterapia quando la metformina è considerata inappropriata a causa di intolleranza o controindicazioni e oltre ad altri medicinali per il trattamento del diabete.