Ramona, la tartaruga marina che a giugno era stata trovata in grave difficoltà per aver ingerito plastica nelle acque di Maratea, ieri è tornata finalmente libera in mare dal Golfo di Policastro, riporta un comunicato stampa del WWF.
Era sabato 13 giugno quando, nelle acque davanti alle coste di Maratea, in Basilicata, la Caretta caretta era stata avvistata con problemi di galleggiamento. Stefano Evoli e Ramona Barone, alcuni volontari in passato sensibilizzati e informati dagli esperti WWF su cosa fare in momento in cui si incontra una tartaruga marina in difficoltà, si sono accorti che l’animale non stava bene e hanno allertato subito la Guardia Costiera, affinché potesse recuperarlo e metterlo in sicurezza. Da quel momento è iniziata una staffetta con alcuni pescatori che hanno trasferito la Caretta caretta al Centro di Recupero Tartarughe marine WWF di Policoro.
A mettere in pericolo la vita di Ramona sono stati diversi frammenti di rifiuti plastici, che dopo soli tre giorni dal suo arrivo al Centro, la Caretta caretta ha iniziato a rilasciare nella vasca in cui era stata posizionata. Gli esperti si sono accorti subito che la tartaruga aveva ingerito una quantità di rifiuti plastici maggiore rispetto a quella inizialmente espulsa: per ben tre settimane, infatti, Ramona ha continuato ad espellere numerosi frammenti di rifiuti plastici, che hanno colmato tre barattoli da 100ml.
Dopo aver eliminato tutta la plastica ingerita, finalmente Ramona ha ricominciato a nutrirsi e ha ripreso subito forma e peso. La liberazione è avvenuta ieri (domenica 26 luglio) dal Golfo di Policastro, alla presenza del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, del comandante Bisanti del nucleo operativo con ufficio circondariale di Maratea della Guardia Costiera e dell’associazione Coordinamento imprese di pesca litorale tirrenico lucano- Maratea.
Ora Ramona sta bene e nuota finalmente di nuovo libera in mare, conclude il comunicato stampa.