Le piogge monsoniche che hanno colpito l’India hanno causato una ingente quantità di danni: quasi un milione e mezzo di persone sono rimaste senza tetto. Le piogge negli ultimi cinque giorni hanno sommerso vaste zone dell’Assam, allagando un’area pari a 75.700 ettari di terre, su 23 distretti.
Secondo i responsabili della Protezione Civile, sia nazionale che locale, che hanno allestito 265 campi di emergenza per dare rifugio agli sfollati, a ieri si contavano 27 vittime. Lo riferiscono i media indiani.
La maggiore preoccupazione per i soccorritori è evitare nelle prossime ore il contagio da coronavirus nei campi di soccorso. Le acque si stanno lentamente ritirando, ma hanno comunque reso ancora piu’ difficoltosi gli interventi di messa in sicurezza, tuttora in corso, nello stabilimento petrolifero della Oil India Limited, azienda statale, dove lo scorso 9 giugno una fuoriuscita di gas ha ucciso due operai. Anche il Parco Nazionale di Kazinranga è stato colpito dagli allagamenti: secondo i responsabili del parco, almeno diciotto animali, tra cui un rinoceronte, sono stati rinvenuti morti.