La corsa a Marte entra nel vivo: lanciata la storica missione Mars 2020 della NASA, riscontrate difficoltà tecniche sulla navicella

Mars 2020 ha cominciato il suo viaggio di sei mesi e mezzo verso Marte: indagherà per scoprire indizi sulla possibilità di vita e anche in vista delle future missioni con equipaggio
MeteoWeb

Marte è sempre di più al centro dell’esplorazione spaziale e la corsa al Pianeta Rosso è più accesa che mai. Dopo Hope degli Emirati Arabi Uniti e Tianwen 1 della Cina, il lancio della missione Mars 2020 della NASA, avvenuto oggi con successo, è il 3° nell’arco di 10 giorni. Tutte e 3 hanno come destinazione Marte e tutte e 3 sfruttano la posizione favorevole del pianeta che permette ai veicoli spaziali di raggiungerlo impiegando meno propellente. L’obiettivo delle 3 missioni è raccogliere più indizi e dati possibili per scoprire se su Marte ci sia mai stata vita e se ancora oggi nasconda forme di vita elementari, ma anche apprendere il più possibile sulla sua atmosfera e sulla presenza di acqua, in vista delle future missioni con equipaggio.

Costata 2,7 miliardi di dollari, Mars 2020 ha cominciato il suo viaggio di sei mesi e mezzo verso il Pianeta Rosso. Partita con un razzo Atlas 5 dalla base dell’Aeronautica Usa a Cape Canaveral, Mars 2020 porta su Marte Perseverance, il quinto rover della NASA a posarsi sulla superficie del pianeta. Il primo era stato il Sojourner, arrivato nel luglio 1997 con la missione Mars Pathfinder; nel gennaio 2004 era stata la volta dei rover Spirit e Opportunity, atterrati a pochi giorni di distanza; nell’agosto 2012 l’ultimo ad atterrare (e l’unico ancora attivo) e’ stato Curiosity.

rover perseverance marte
Credit: NASA

La navicella Mars 2020, però, ha riscontrato difficolta’ tecniche e ha funzionato solo con i sistemi essenziali, secondo quanto annunciato dalla NASA .”I dati indicano che il veicolo spaziale era entrato in uno stato noto come modalita’ sicura, probabilmente perche’ una parte della sonda era un po’ piu’ fredda del previsto mentre si trovata nell’ombra della Terra“, hanno detto i funzionari dell’agenzia spaziale americana. “Tutte le temperature sono ora nominali e il veicolo e’ fuori dall’ombra della Terra“. I tecnici della Nasa hanno inoltre comunicato che e’ stato anche risolto un problema di comunicazione avvenuto nelle prime ore dopo il lancio: il segnale del veicolo veniva ricevuto, ma non elaborato in modo corretto. Una situazione che non ha destato preoccupazione, ha detto vicedirettore del progetto Mars 2020 Matt Wallace, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della NASA. Il problema di comunicazione e’ avvenuto perche’ il sistema che riceve i segnali della sonda, chiamato Deep Space Network ha antenne estremamente sensibili, al punto che i segnali di un veicolo ancora cosi’ vicino alla Terra possono far saltare il sistema.

Come ogni missione, anche il nostro rover marziano affrontera’ delle difficolta’, ma si prepara a fare scoperte sorprendenti”, ha detto l’amministratore capo della NASA, Jim Bridenstine. Perseverance esplorera’ il cratere Jezero, che in un lontano passato aveva ospitato un lago e il delta di un fiume, al punto da essere considerato uno dei luoghi marziani che piu’ di altri avrebbero potuto ospitare forme di vita. Il rover e’ equipaggiato con strumenti che gli permetteranno di raccogliere i campioni (da un minimo di 20 a 35), che saranno portati sulla Terra da una missione successiva, probabilmente organizzata dalla NASA con collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e programmata al piu’ presto nel 2031. Sarebbe la prima volta in cui campioni di rocce e suolo marziani arrivano sulla Terra. Il rover americano, infine, si prepara a sperimentare nell’ambiente marziano i materiali innovativi che potranno essere utilizzati per le tute e i caschi dei futuri astronauti che esploreranno Marte.

Per il 2022, è previsto anche il lancio della missione Exomars 2020, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e di quella russa Roscosmos, che rilascera’ sulla superficie il rover Rosalind Franklin, equipaggiato con una trivella italiana che andra’ in cerca di vita nel sottosuolo di Marte fino a due metri di profondita’.

Condividi