Nubifragio ed esondazione del Seveso a Milano, assessore: “In un’ora la pioggia di un mese, nel 2020 500 ore di allerta per piogge”

Nel 2020 "ci sono state 29 allerte per i rischi connessi alle piogge, pari a quasi 500 ore di allerta, con la concentrazione maggiore a maggio, giugno, luglio"
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Venerdì 24 luglio su Milano “e’ caduta in un’ora la pioggia che di solito cade in un mese“, cioe’ 70 millimetri. Lo ha spiegato l’assessore alla Mobilita’ e Lavori pubblici del Comune di Milano, Marco Granelli, che ha riferito al Consiglio comunale la situazione di venerdi’ scorso in citta’ quando il fiume Seveso e’ esondato dopo le forti piogge cadute. Nel 2020 “ci sono state 29 allerte per i rischi connessi alle piogge, pari a quasi 500 ore di allerta, con la concentrazione maggiore a maggio, giugno, luglio, – ha aggiunto – ma soprattutto a giugno con il 30% delle giornate di calendario con un’allerta operativa. Nel 2019 il dato era costante con 700 ore di allerta, concentrate soprattutto da maggio a ottobre”.

Granelli ha poi aggiunto che “serve lavorare non solo in emergenza ma con interventi strutturali” come quelli che il Comune con MM sta realizzando sulla rete fognaria, “per il potenziamento della rete perche’ possa accogliere maggiori volumi di acqua”. Ci sono poi i lavori per le caditoie, i tombini per lo scolo delle acque in strada, “con un piano straordinario di riparazione”. Infine Granelli ha ricordato i cantieri partiti lo scorso 20 luglio per la realizzazione della vasca di Milano Parco Nord contro le esondazioni del Seveso.

Al contempo in piazza della Scala a Milano, di fronte alla sede del Comune, si protesta contro la realizzazione della vasca di laminazione al Parco Nord per prevenire le piene del fiume Seveso. In piazza per protestare contro i cantieri, che sono partiti lo scorso 20 luglio, oltre ad un gruppo di cittadini c’era anche il sindaco di Bresso, Simone Cairo, del centrodestra, con la consigliera comunale ed eurodeputata della Lega, Silvia Sardone.

Il sindaco di Bresso con un gruppo di cittadini riunito nel comitato ‘No Vasca’ sono contrari alla realizzazione della vasca nel loro Comune e per questo hanno presentato numeri ricorsi che però sono stati respinti.

Siamo fuori da Palazzo Marino con i cittadini di Bresso e il sindaco, che non ha mai avuto l’onore di incontrare il sindaco di Milano per affrontare le conseguenze su Bresso delle esondazioni del Seveso – ha spiegato la consigliera Sardone collegata da piazza della Scala al Consiglio comunale riunito in video conferenza – Se aveste ascoltato il sindaco di Bresso voi oggi avreste gia’ una vasca e non a un metro e mezzo di distanza dalle abitazioni di queste persone. Invece voi dovete iniziare i lavori su un’area con un sindaco contrario e una cittadinanza completamente contraria, vi trovate a togliere l’unico bosco del Nord Milano con buona pace dell’anima gretina con cui volete far andare i vigili del Comune di Milano in monopattino. Ve ne fregate di abbattere quattro ettari di bosco cittadino”. 

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