In estate è boom di diete e visite dai nutrizionisti, ma “sgarri” o piccole deviazioni sono dietro l’angolo, innescando demoralizzazione e autosvalutazione, che a loro volta possono scatenare comportamenti alimentari scorretti, generando un circolo vizioso che porta al recupero del peso.
Lo scorso anno, durante “I Mercoledì della Salute” dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, gli esperti hanno fatto chiarezza sui meccanismi emotivi, spesso inconsapevoli, alla base delle difficoltà che si incontrano nel rispettare un’alimentazione “controllata”.
“La più frequente causa di insuccesso della dieta non è tanto, come spesso si crede, la cosiddetta ‘mancanza di volontà’ o la scarsa motivazione o determinazione, ma la difficoltà di sostenere una restrizione alimentare”, ha spiegato Maura Levi, Medico Specialista in Psicologia Clinica del Gruppo MultiMedica. “Gli schemi rigidi di una dieta sono vissuti come una negazione del senso di piacere e, se questa mancanza viene percepita anche in altri ambiti della vita, è facile scegliere inconsapevolmente la scorciatoia del cibo per riempire dei vuoti. Vuoti che non sono nello stomaco ma appartengono alla sfera dell’emotività”.
In alcuni casi lo scoraggiamento e la sperimentazione di molteplici fallimenti possono sfociare in veri e propri disturbi psichici, come depressione o ansia. Queste manifestazioni a loro volta tendono ad aggravare i comportamenti alimentari, per cui il cibo si trasforma in un antidepressivo, peggiorando ancor di più il peso corporeo. Circa il 20% delle persone in sovrappeso o obese presenta un disturbo del comportamento alimentare (DCA), come anoressia, bulimia e il cosiddetto Disturbo dell’Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder).
“Il modo migliore per affrontare il problema del peso, soprattutto se recidivante e in presenza di un Disturbo dell’Alimentazione Incontrollata, è avvalersi di un’équipe multi-specialistica. Quando si è instaurato il circolo vizioso ‘fallimento della dieta/incremento ponderale/autosvalutazione/fallimento della dieta’, riuscire a dimagrire con il solo aiuto del nutrizionista diventa difficile. Per approccio multidisciplinare si intende la collaborazione tra professionisti in campo medico/nutrizionale e psicologico, al fine di creare un percorso di cura personalizzato. Per ottenere un adeguato dimagrimento e il mantenimento dello stesso nel tempo, è fondamentale aiutare il paziente ad acquisire consapevolezza dei fenomeni psichici che influiscono sull’alimentazione. Non si tratta solo di ‘sapere che quando si è tristi si mangia di più’, ma di individuare i meccanismi emotivi che inconsapevolmente provocano dei comportamenti erronei. Spesso infatti non ci si rende conto dei piccoli errori quotidiani che, presi singolarmente, non avrebbero effetto sul peso, ma se ripetuti portano inevitabilmente a ingrassare”, ha concluso la dottoressa Levi.
I consigli per perdere peso e gli errori più comuni che impediscono di dimagrire
In l’estate trionfano le diete versione light e come sempre l’isteria generale porta a diete fai-da-te a volte anche dannose.
Secondo uno studio degli esperti del Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, sono molti gli errori di chi segue diete consigliate da amici o reperite sul web. «La nostra clinica nel 2017 ha eseguito 1.277 visite dietologiche, quest’anno al 1° giugno 2018 eravamo già a 1.141 e siamo solamente nel primo semestre. Ciò dimostra la sempre maggior attenzione delle persone verso la cura dell’alimentazione, sulla prevenzione delle patologie e sul mantenere il proprio stato di salute, specialmente con l’avvicinarsi dell’estate» ha affermato la Dott. Valentina Masi, dietista della clinica.
Ecco tutti i rischi in cui incorrono gli uomini e le donne che seguono diete raffazzonate per perdere molto peso in pochi giorni:
Primo fra tutti, mangiare troppo poco o per nulla. In molti infatti scelgono la strada del digiuno o il salto sistematico di pranzo o cena. Questi comportamenti possono provocare carenze vitaminiche e di minerali molto serie, sia per insufficiente introito, sia per alterazioni del normale transito intestinale. Una dieta troppo punitiva però può essere la causa di condizioni psichiche negative, aumentando i livelli di stress e portando anche a forme leggere di depressione. Un altro difetto delle diete fai da te è che il più delle volte sono sbilanciate, monotone e soprattutto povere di quei nutrienti che invece sono essenziali per il nostro organismo. I consigli degli esperti invece sono sempre i più semplici ma sicuramente i più veritieri ed efficaci. È importante fare pasti completi, regolari, sani ed equilibrati, mangiando un po’ di tutto nelle giuste quantità e proporzioni, darsi degli obiettivi raggiungibili ed evitare di farsi prendere dalla fretta dei risultati.
Il suggerimento migliore è sempre quello di affidarsi a un dietologo, ma ecco i prodotti più consigliati dagli esperti per una dieta estiva corretta.
- Anguria: L’anguria è il frutto protagonista dell’estate. L’anguria è ipocalorica, costituita per oltre il 90% da acqua e quindi un’ottima fonte di idratazione. Contiene inoltre importanti minerali, come il potassio, e vitamine, come la vitamina C. Una fetta di anguria è l’ideale per una buona merenda nel caldi pomeriggi estivi.
- Zucchine : Le zucchine sono un ortaggio tipicamente estivo. Sono ricche di acqua e molto digeribili. In più, hanno la caratteristica di essere molto versatile in cucina, possono essere consumate alla griglia, in pinzimonio oppure come condimento di un primo piatto.
- Frutti di bosco: I frutti di bosco, come ribes, lamponi, mirtilli e more, sono un concentrato di antiossidanti. Hanno proprietà antinfiammatorie, contrastano l’azione dei radicali liberi e hanno un’azione depurativa. Una manciata di frutti di bosco aggiunta allo yogurt a colazione è un ottimo modo per iniziare la giornata.
- Avocado: L’avocado è un frutto che, a differenza delle altre tipologie di frutta, è povero di zuccheri e ricco di grassi. I grassi contenuti nell’avocado appartengono alla famiglia degli acidi grassi monoinsaturi e hanno ottime proprietà per la salute cardiovascolare. L’avocado può essere aggiunto a cubetti in insalatone oppure può essere utilizzato per preparare delle salse per accompagnare le verdure in pinzimonio.
- Pomodoro: Un altro cibo tipicamente estivo è il pomodoro. Il pomodoro è ricco di vitamina C e licopene. Il licopene è un carotenoide ad azione antiossidante e antitumorale e si trova prevalentemente nella buccia del pomodoro.
- Semi oleosi: I semi oleosi, come i semi di zucca, i semi di lino, i semi di chia e i semi di canapa, sono un’ottima fonte di grassi salutari. Possono essere utilizzati per condire un’insalata, oppure possono essere utilizzati anche come snack pomeridiano. I semi oleosi sono ricchi di importanti nutrienti, come il selenio, la vitamina E, lo zinco e il magnesio.
- Melone: Insieme all’anguria, il melone è l’altro frutto estivo per eccellenza. È ricco di acqua, potassio e beta-carotene. Quest’ultimo è il responsabile del colore arancione dei vegetali ed è molto utile per la salute della pelle, soprattutto in estate quando l’esposizione ai raggi solari è maggiore.
- Farro: Il farro è un cereale in chicco ricco di vitamine del gruppo B e di fibra, molto utile in estate per preparare insalatoni freddi. Oltre al farro, anche altri cereali in chicco come il grano saraceno, il miglio, il riso e la quinoa sono delle alternative molto valide al classico piatto di pasta.
- Kefir: Il kefir è una bevanda fermentata che si ottiene aggiungendo dei grani contenenti microrganismi all’interno del latte. Il risultato è una bevanda acidula e leggermente frizzate, ricca di probiotici i quali svolgono un’azione fondamentale per la funzionalità intestinale, spesso compromessa d’estate a causa di viaggi e di abitudini di vita differenti.
- Stoccafisso: Il processo di essicazione del merluzzo (da cui si ottiene lo “Stocco”) infatti aiuta a mantenere inalterate le proprietà nutritive come ferro, potassio, fosforo e iodio. Inoltre, lo stoccafisso è povero di sali e la sua carne è molto magra: in 100 grammi c’è meno di 1 grammo di grassi e 1 etto di questo pesce apporta solo 75 calorie. Lo stoccafisso è consigliato anche a chi sta seguendo una dieta iposodica in quanto favorisce la circolazione, aiutando a sconfiggere la cellulite. Un altro importante componente del merluzzo, e quindi dello stoccafisso, è rappresentato dagli Omega 3, preziosi acidi grassi polinsaturi che aiutano a controllare la pressione sanguigna e ostacolano l’accumulo di sostanze grasse nelle arterie, contribuendo ad abbassare il tasso del colesterolo nel sangue.
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