Il bilancio delle vittime collegate all’ondata di piogge torrenziali che ha colpito il sud del Giappone – in particolare l’isola di Kyushu – è salito a 56, con le Forze di autodifesa nipponiche impegnate a cercare i diversi dispersi e a evacuare le persone dalle zone a rischio.
Intanto però il maltempo si è spostato a nord, nella principale isola di Honshu, e ha portato l’agenzia meteorologica nazionale Kishocho a emettere un’allerta per piogge estreme in due prefetture – Nagano e Gifu – e 20 comuni della parte centrale del paese. Mos 20200708T
L’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso l’allerta per le prefetture di Gifu e Nagano nella zona centrale del Paese (anche se poi, dopo qualche ore, ha abbassato l’allarme di un gradino, dal più pesante). “In queste aree le piogge sono a un livello senza precedenti”, ha dichiarato un funzionario dell’agenzia. “E’ assolutamente possibile che siano già in corso calamita’ naturali, in particolare nelle aree dichiarate ad alto rischio di frane e alluvioni”. Ma il fronte del maltempo si sta spostando adesso verso Nord.
La grande isola di Kyushu, nel sud ovest dell’arcipelago, è sta già state sommersa sabato mattina da piogge torrenziali che hanno causato numerosi inondazioni e frane: fiumi hanno rotto gli argini e colline si sono sgretolate. Il portavoce del governo Yoshihide Suga ha già confermato 52 morti nel fine settimana ma ce ne potrebbero essere altri tre gia’ di fatto registrati; ed e’ probabile che questo bilancio cresca ulteriormente perché mancano ancora una decina di persone all’appello. Nelle zone colpite ci sono almeno 80 mila soccorritori al lavoro e il premier, Shinzo Abe, nelle ultime ore ha raddoppiato, portandolo a 20 mila, il numero dei soldati impegnati.