“Questa splendida immagine ripresa dal deserto del Gobi da Zixuan Lin, mette in evidenza due cose: la prima, è che le comete possiedono due tipi di code. La seconda, è che possono esibire delle peculiarità non sempre facilmente spiegabili“: lo afferma Sabrina Mugnos, geologa, divulgatrice scientifica e scrittrice, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
“La coda blu che vedete è quella di ioni, cioè composta da atomi di gas (monossido di carbonio) ai quali la radiazione solare (chiamata vento solare) ha strappato i propri elettroni. Appare dritta e rivolta quasi esattamente in direzione opposta al Sole il cui Vento, spesso turbolento, le crea nell’interno vortici e disomogeneità varie. Può estendersi fino a qualche centinaio di milioni di km che sono un’infinità, considerato che il materiale fuoriesce da un nucleo grande solo alcuni km (nella fattispecie 5).
La coda di polvere, invece, appare curva poiché il pulviscolo è più pesante ed oppone più resistenza al Vento Solare. In generale, le particelle più pesanti tenderanno a rimanere nei pressi della cometa mentre quelle più leggere possono allontanarsi di più. La varietà nella loro massa si riflette in una tipica coda a ventaglio.
La particolarità della Neowise sono queste striature che non sono state ancora ben comprese, ma potrebbero essere dovute alla riflessione da parte di stringhe di polveri in moto rotatorio…”
Alla scoperta dei segreti della cometa NEOWISE: perché ha una coda insolita?
Una splendida immagine della cometa NEOWISE ripresa dal deserto del Gobi da Zixuan Lin, mette in evidenza due cose
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