Verranno effettuati nuovi accertamenti sul corpo di Viviana Parisi, la donna trovata morta lo scorso 8 agosto nei boschi di Caronia (Messina).
Nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia sul cadavere della donna da cui è emerso che non ha subito ferite di armi da taglio e ferite da arma da fuoco, “ma servono altri esami, ecco perché la salma non può essere restituita ancora alla famiglia,” ha spiegato l’avvocato Pietro Venuti.
“C’è la conferma che il bambino era sereno e tranquillo è che era a bordo della Opel della madre,” ha precisato il legale della famiglia del piccolo Gioele, prima di lasciare la Procura di Patti (Messina) dove ha incontrato il Procuratore Angelo Vittorio Cavallo. “Il messaggio che voglio lanciare, che abbiamo concordato con il procuratore, e che si facciano avanti le due persone che si sono avvicinate alla mamma per prestarle soccorso“. Venuti rinnova “l’invito” ai due turisti “a non avere alcun timore, di essere sereni e di dare un contributo per quello che è un momento particolare, l’aiuto delle loro testimonianze è fondamentale“. “Quando il mezzo ha urtato, si è fermato subito dopo: è una frazione di pochissimi minuti in cui la signora scende, gli addetti alla manutenzione si occupano subito di bloccare il traffico in autostrada per evitare ulteriori incidenti. L’auto dei turisti è il primo mezzo che si va a fermare subito dopo l’incidente: scendono dalla macchina, e questo è il dato importante, vanno ad avvicinarsi alla donna“. “Abbiano avanzato richiesta di dissequestro e restituzione della salma per i funerali ma passerà ancora qualche giorno perché sono in corso ulteriori indagini sul corpo“.
L’avv. Venuti ha confermato che sono in arrivo i cacciatori di Sicilia, specializzati nella ricerca di latitanti, per cercare il piccolo Gioele: “Avranno l’obiettivo di perlustrare tutta la zona, e sono in arrivo anche altre unità cinofile che perlustreranno la zona“.
A partire da oggi sono state potenziate le ricerche, grazie all’impiego di ulteriori tre cani molecolari, di cui due provenienti dalla Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Milano Malpensa. A dirigerli sul campo il responsabile della formazione dei conduttori e capofila del progetto che, già a partire dal 2012, ha portato alla creazione di questa specifica unità operante sul territorio nazionale.