Il leader nordcoreano Kim Jong–un sarebbe in coma: a provarlo il fatto che a Pyongyang diversi poteri sono stati delegati alla squadra del leader, in primis alla sorella Kim Yo-Jong, secondo quanto riferisce il quotidiano di Seul ‘The Korea Herald’, che cita come fonte un ex collaboratore dell’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung.
L’ipotesi, al momento, non trova riscontri ufficiali.
La fonte ha riferito che Kim è “in coma, ma che non è ancora morto: la successione non è stata ancora completata, quindi Kim Yo-Jong viene portata alla ribalta perché non ci può essere un vuoto di potere prolungato“.
Kim Yo-Jong, primo vicedirettore del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, è ora a capo “degli affari generali dello Stato sulla base della delega” affidatagli, secondo Yonhap.
La fonte ha aggiunto che “nessun leader nordcoreano affiderebbe alcuno dei suoi poteri a un’altra persona a meno che non sia troppo malato per governare o non sia stato rimosso con un colpo di stato“.
Le condizioni di salute di Kim Jong-un sono da tempo discusse dai media internazionali: ad aprile, ad esempio, si erano rincorse le voci su un intervento chirurgico d’urgenza per problemi cardiaci che avevano messo a rischio la sua vita, tanto che erano circolate speculazioni sulla sua morte.