Continuano ad aumentare i casi di coronavirus in Francia, ma Macron ha le idee chiare: niente lockdown. I casi aumentano ma non si deve cadere “nella dottrina del rischio zero. Non si può fermare il Paese, perché i danni collaterali sono considerevoli”.
Nonostante i numeri che potrebbero far paura, con una media dei casi di 2.000 nuovi positivi ogni 24 ore e 3.776 solo ieri, con oltre 225mila casi accertati e 30.468 decessi accertati dall’inizio dell’epidemia, il presidente della Repubblica avvisa in un’intervista a Paris Match che “il rischio zero non esiste mai” e che “non si può richiudere tutto il Paese”.
Una motivazione che non è causale: “I danni collaterali sono considerevoli”. E secondo il presidente neanche il lockdown farebbe crollare i contagi: “Il rischio zero non esiste mai in una società”, afferma.
Insomma, il leader francese si allinea a quelli americano e brasiliano e respinge con forza le ipotesi di nuovi lockdown. In sostanza Macron sostiene la stessa teoria di Trump e Bolsonaro, non solo: anche il governo svedese ha evidenziato sin dall’inizio della pandemia l’importanza di evitare il lockdown.
Non solo: la dottrina dei lockdown si è dimostrata controversa per i risultati sanitari non certi (i casi aumentavano comunque) e dagli effetti collaterali drammatici e insostenibili per qualsiasi paese, specie quelli grandi e importanti. Crolli economici, ma anche pesanti conseguenze per la salute e la psiche dei cittadini i quali stanno pagando adesso il prezzo di quei mesi di terrore.
La Francia si allinea insomma alla strategia di convivenza col virus, già adottata da Svezia e Germania in Europa, e da molti altri nel mondo, sin dall’inizio.