L’effetto Fujiwhara e il pericolo imminente nel Golfo del Messico: cosa succede se due uragani si combinano? [MAPPE]

Dopo l'Allerta Meteo di massimo livello scattata ai Caraibi e nel Golfo del Messico un nuovo pericolo preoccupa il National Hurricane Center: due uragani in contemporanea
MeteoWeb

Il National Hurricane Center (NHC) sta monitorando due cicloni tropicali, la tempesta tropicale Laura e la depressione tropicale Quattordici, e si prevede che gli uragani potrebbero giungere contemporaneamente nel Golfo del Messico.

Già da diverse ore era scattata l’Allerta Meteo di massimo livello ai Caraibi e nel Golfo del Messico per l’arrivo di due violenti Uragani, prima Marco e poi Laura. Marco, allo stato attuale, è una Tempesta Tropicale che si trova a ridosso della penisola messicana dello Yucatan ma potrebbe diventare un Uragano di 1ª Categoria sulla Scala Saffir-Simpson nelle prossime ore, risalendo nelle calde acque del Golfo del Messico e continuando la sua corsa in settimana verso Nord, per poi abbattersi sul Texas intorno al 27 Agosto.

Il periodo attuale è quello cruciale della stagione dei cicloni tropicali, durante il quale si potrebbero venire a creare situazioni potenzialmente devastanti, da monitorare minuto per minuto. E quella degli uragani che si abbattono in contemporanea su una medesima area è un’eventualità che ha un potenziale alquanto pericoloso. Un evento simile è accaduto nell’Oceano Pacifico tre anni fa quando l’uragano Hilary e l’uragano Irwin si sono combinati. Sebbene non sia certo che possa accadere nel Golfo del Messico, la possibilità c’è. Non essendoci alcun precedente di due uragani abbattutisi contemporaneamente nel Golfo del Messico, non se ne conoscono le reali possibili conseguenze, sebbene in quell’area vi siano precedenti per due cicloni tropicali sopraggiunti in contemporanea. In sostanza, due sistemi tropicali non hanno la forza di un uragano e dunque non resta che sperare che l’evento non si concretizzi nei prossimi giorni. Si chiama effetto Fujiwhara, prendendo il nome dall’omonimo meteorologo giapponese che ne ha parlato per primo, ed è descritto in questo video:

Ecco le mappe in diretta:

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