Con 73 morti accertati e 3.700 feriti le autorità libanesi hanno aggiornato il bilancio, purtroppo ancora parziale, delle esplosioni di ieri pomeriggio a Beirut. Intanto, il Consiglio Supremo di Difesa, che si e’ riunito d’urgenza subito dopo la tragedia, ha raccomandato di dichiarare Beirut “città colpita dal disastro”, di decretare lo “stato di emergenza di due settimane”, di affidare ai militari la responsabilita’ di sicurezza e di osservare tre giorni di lutto nazionale.
Il Presidente del Libano, Michel Aoun, ha detto che al porto di Beirut pare siano esplose 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio e ha definito “inaccettabile” che un tale quantitativo di materiale esplosivo sia stato immagazzinato in un capannone senza adeguate misure di sicurezza. I responsabili, ha affermato Aoun in un tweet, subiranno “la più dura delle punizioni“. Il presidente libanese ha anche chiesto che sia dichiarato lo stato di emergenza per due settimane. Il nitrato di ammonio è un composto chimico usato nei fertilizzanti e nella fabbricazione di esplosivi.
Le esplosioni avvenute ieri sera a Beirut sono state registrate dai sismografi come un terremoto di magnitudo 3.3, secondo i dati del servizio geologico statunitense Usgs. La magnitudo riportata non e’ comunque direttamente paragonabile a un sisma di dimensioni simili, essendo l’esplosione libanese avvenuta in superficie (al contrario di un’onda sismica): ecco perchè i danni sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli di un terremoto molto più forti.
Il presidente americano Donald Trump ha detto che le esplosioni che hanno sconvolto Beirut sono state causate “da un qualche tipo di bomba“. Il presidente americano ha spiegato che questa tesi è avallata anche dai generali americani che ritengono si sia trattato di un attacco terroristico. Trump ha aggiunto che gli USA aiuteranno il Libano.