“Anche se pare sia stato un incidente, vorrei evitare di essere accusato di non aver ascoltato ogni voce“: lo ha dichiarato, in un’intervista al “Corriere della Sera“, il presidente libanese, Michel Aoun, annunciando che il governo seguirà ogni pista per chiarire le cause della devastante esplosione verificatasi li scorso 4 agosto al porto di Beirut, non escludendo anche l’eventualità di un missile israeliano. “Molti testimoni libanesi asseriscono di aver visto o sentito volare aerei poco prima dello scoppio. Vanno sentiti, anche se forse sono poco credibili“.
La costituzione libanese “prevede che sia il nostro sistema giudiziario ad indagare su problemi interni. Ciò non esclude la presenza di investigatori francesi, americani e altri che stanno già aiutando la nostra polizia“.
In riferimento all’ipotesi di deflagrazione di un deposito di armi dell’Hezbollah, come “innesco” per il nitrato d’ammonio, Aoun ha affermato: “Impossibile. Ma fatti gravi come questo accendono gli animi e l’immaginazione. Sappiamo che Hezbollah non ha depositi di armi al porto. Comunque anche questa pista verrà investigata“.
VIDEO SUGGERITO
Esplosione Beirut, il presidente libanese: “Testimoni riferiscono di avere visto volare aerei prima dello scoppio”
Esplosione Beirut: "Testimoni dicono di aver visto o sentito volare aerei poco prima dello scoppio. Vanno sentiti, anche se forse sono poco credibili"
MeteoWeb