La potente ondata di caldo africano che da giorni sta arroventando l’Italia fa sentire i suoi effetti anche su altri Paesi dell’Europa. Nel Regno Unito, venerdì 31 luglio e’ stata la terza giornata piu’ calda di sempre, mentre in Spagna, diverse località hanno stabilito nuovi record locali.
La citta’ di San Sebastian, sulla costa settentrionale della penisola iberica, ha registrato giovedi’ una temperatura-record di +42°C, la temperatura piu’ alta da quando sono cominciate le registrazioni, nel 1955. Due giorni prima, a Palma, sull’isola di Maiorca, si era registrato il record locale +40,6°C. Una ventina di province di sei comunita’ autonome e la citta’ di Melilla continuano ad essere in allerta, al livello rosso, quello che prevede ‘rischio estremo’. Aemet, l’agenzia meteo nazionale, ha fatto presente che le notti tropicali, quelle in cui le temperature non scendono al di sotto dei 20 C, a luglio sono state frequenti in molte zone della penisola e che il numero di giorni interessati da ondate di calore e’ raddoppiato dagli anni ’80.
Da domani un po’ di tregua ma da venerdi’ le temperature raggiungeranno nuovamente valori elevati per il periodo dell’anno, con una bassa probabilita’ di precipitazioni, rovesci e deboli temporali.
Caldo africano anche nel Regno Unito, dove la calura non da’ tregua da giorni. Venerdi’ 31 luglio e’ stato il giorno piu’ caldo dell’anno, il terzo mai registrato: il Met Office ha rilevato una temperatura di +37,8°C all’aeroporto di Heathrow, alle porte di Londra. Gli altri record sono i +38,7°C registrati nel giardino botanico dell’Universita’ di Cambridge lo scorso 25 luglio 2019 e i +38,5°C a Faversham, nel Kent, nell’agosto 2003. Il caldo è destinato a durare per almeno tutta la prossima settimana con temperature che arriveranno in media intorno ai +35°C. Le spiagge sono prese d’assalto, con le coste di Bournemouth e Brighton erno piene di bagnanti, al limite della capacita’. Asfalto bollente, e anche la Network Rail, la rete nazionale delle ferrovie britanniche, ha dovuto rallentare le velocita’ di alcuni treni perche’ le rotaie rischiavano di piegarsi.