Un uomo di 80 anni è morto per febbre del Nilo all’ospedale Maggiore di Cremona. E’ quanto annunciato dalla Provincia di Cremona: la vittima era il primario di Pneumologia Giancarlo Bosio. Anche un settantenne è stato ricoverato dopo ferragosto in terapia intensiva ma le sue condizioni sono migliorate ed ora si trova in pneumologia. “Il paziente sta meglio e stiamo cominciando a pensare al programma di riabilitazione” ha spiegato aggiungendo che “quest’anno e’ il secondo ammalato di questa febbre. Purtroppo prima di lui e’ stato ricoverato un ottantenne che non ce l’ha fatta”. E non sono gli unici casi nella zona gia’ colpita da febbraio dall’epidemia di Coronavirus: diversi pazienti sono stati ricoverati nelle ultime settimane anche nel Lodigiano, e un caso di West Nile, virus che si trasmette attraverso la puntura delle comuni zanzare, si e’ verificato nel Pavese. “Non c’e’ alcun legame con il Covid, tranne il fatto che anche per quello non c’e’ cura” ha puntualizzato Bosio. Si tratta di un virus che normalmente non crea grandi problemi, ma in un caso su 150 causa malattie neurologiche.
La febbre del Nilo in Italia: un morto e un altro paziente ricoverato in un’area già piegata dal Covid
Non sono gli unici casi di febbre del Nilo nella zona già colpita da febbraio dall'epidemia di Coronavirus
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