Il Pentagono crea una divisione per studiare gli Ufo. L’obiettivo è “comprendere e conoscere meglio la natura e l’origine” dei fenomeni riguardanti gli oggetti volanti non identificati. La divisione dovrà “individuare, analizzare e catalogare i fenomeni aerei non identificati che – spiega il Pentagono – potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
A sovraintendere al gruppo di ricerca sarà il vice segretario alla Difesa David Norquist. L’unità speciale dovrebbe prendere il posto di quella della US Navy che per anni avrebbe indagato sugli avvistamenti di strani velivoli segnalati dai piloti militari. In effetti, la presenza di questi mezzi volanti dalle prestazioni straordinarie sta diventando un serio problema, come dimostra anche la frase pronunciata durante un’intervista a una tv di Miami, la WFOR-TV, dal senatore Marco Rubio, presidente della Commissione Intelligence: “Francamente, se fosse una realtà esterna al nostro pianeta, potrebbe essere effettivamente meglio del fatto che si tratta invece di un salto tecnologico dei Cinesi, dei Russi o di qualche altro nostro concorrente”. Questa affermazione svela il timore del governo a stelle e strisce di essere stato scavalcato dai propri competitor sullo scacchiere internazionale in un settore strategico come la tecnologia militare.
Ormai, l’argomento è affrontato sempre più spesso, non solo da giornali e televisioni ma anche da personalità di alto livello. Tra di loro, c’è anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che davanti ai primi video della Marina aveva ostentato un certo scetticismo dicendo di crederci poco, ma di rispettare quanto i piloti sostenevano aggiungendo che “tutto è possibile”. Col tempo, la sua personale posizione sull’argomento è cambiata tanto che a giugno, durante un’intervista condotta dal primogenito Donald Jr, ha fatto intendere di sapere verità ancora tutte da rivelare sul famoso UFO di Roswell. “Ci farai sapere quello che è veramente successo?”, gli ha chiesto il figlio. “Tanta gente me lo ha chiesto, non ti dirò quello che so, ma è molto interessante”, ha risposto il presidente, promettendo che mediterà sulla possibilità di togliere il segreto sull’argomento.
Christopher Mellon, già Direttore del personale della Commissione Intelligence del Senato, poi ex vicesegretario aggiunto alla Difesa per l’Intelligence e per le operazioni di sicurezza e informazione nelle amministrazioni Clinton e Bush figlio, ha rilasciato una dichiarazione molto forte. In una puntata della nuova stagione di Unidentified: Inside America’s UFO Investigation, la serie prodotta da TSSA e trasmessa da History Channel, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Star, Mellon avrebbe detto: “Non penso che sia roba nostra e se non li facciamo noi abbiamo molto di cui preoccuparci. Potrebbero rappresentare una nuova e oscura minaccia per la sicurezza”. Per Mellon, gli UFO sarebbero in missione di ricognizione e starebbero mappando il nostro pianeta: migliaia di avvistamenti simili in tutto il mondo negli ultimi 40 anni portano a pensare che questi mezzi procedono lentamente nel cielo per rilevare in modo preciso tutta la superficie sottostante.