Lo sapevate che i pistacchi sono validi alleati nelle vite degli sportivi? Negli ultimi anni tanti campioni di svariate discipline hanno introdotto i pistacchi nelle loro diete per via del loro ruolo fondamentale nella cosiddetta ‘recovery nutrition’, il tipo di alimentazione destinata al recupero delle energie dopo uno sforzo fisico, che esso sia un semplice allenamento o una competizione.
Gli ultimi studi in materia hanno confermato come nei pistacchi americani tostati siano contenuti i 9 aminoacidi essenziali per sostenere lo sviluppo fisico e la salute degli individui a partire dai 5 anni d’età in su. I piccoli frutti verdi sono un vero e proprio concentrato di proteine di qualità, grazie al loro protein digestibility corrected amino acid score (PDCAAS) di 0.81 su 1.
Gli snack al pistacchio non sono solo salutari, grazie all’alto contenuto di micronutrienti come la tiamina, la vitamina B6, il rame e il potassio, ma il loro gusto intrigante e sfizioso può contribuire ad allontanare la classica ‘voglia’ di spuntini a base di zuccheri e cioccolato che spesso impediscono di seguire i ‘buoni propositi’ delle diete. A proposito di diete, essendo una valida fonte di proteine di origine vegetale, i pistacchi sono un’aggiunta ideale per chi vuole seguire un’alimentazione che non preveda l’assunzione di proteine di origine animale.
Come detto, gli sportivi ne vanno matti. Uno in particolare ha deciso di non poterne fare più a meno, Jesse Lingard, trequartista del Manchester United, che è diventato anche ambasciatore di American Pistachio Growers, organizzazione no-profit che rappresenta oltre 865 membri che si occupano di ogni ambito della lavorazione dei pistacchi, dalla coltivazione all’industria, in California, Arizona e New Mexico. Come si legge su SportFair, in una recente videoconferenza il talento della Nazionale inglese accompagnato dal famoso nutrizionista britannico Nigel Mitchell, ha raccontato i benefici che i pistacchi hanno apportato alla sua dieta da calciatore professionista. “I pistacchi possono essere consumati come spuntino a base di proteine per tutta la giornata. – ha spiegato Lingard – Tendo a mangiare pistacchi per tutto il pomeriggio, dopo l’allenamento ne mangio un po’, oppure mi sveglio la mattina e faccio un piccolo spuntino con i pistacchi“.
Alla ripresa della Premier League, con un calendario compresso fra partite di campionato, coppe, allenamenti ravvicinati e l’imminente Europa League estiva, Lingard ha trovato nei pistacchi un valido supporto per il tour de force del finale di stagione: “è fantastico poter ottenere tutte quelle proteine e quei nutrienti che sono veramente eccellenti dopo l’allenamento. Con una partita ogni tre giorni, ci alleniamo tutti i giorni, quindi è un bene avere un po’ di riposo“. Per i calciatori infatti è importante fare una ‘ricarica’ di proteine, ma anche consumare grassi sani: i pistacchi americani non solo hanno uno dei più bassi contenuti di grassi fra la frutta a guscio ma, come certificato dall’American Heart Association, i grassi che contengono sono anche fra i più sani. Come spiegato da Nigel Mitchell, i pigmenti verdi e viola distintivi dei pistacchi forniscono i fitonutrienti, come antiossidanti, xantofille e tocoferoli che la guida nutrizionale FIFA consiglia di consumare regolarmente attraverso i pasti per aiutare a sostenere la salute e il recupero del giocatore.
E non finisce qui. Il lockdown ha costretto ‘Lingardinho’ a cambiare le proprie abitudini e a dover imparare a cucinare da solo! “Durante la quarantena ero a Manchester, e ho corso molto, dai 5 km ai 10 km. Ovviamente, assumendo il giusto apporto nutrizionale. – ha dichiarato Lingard – Ho anche imparato a cucinare durante il lockdown. È stata una novità per me, ma sto imparando ad amare la cucina quando sono a casa in modo da mantenere la mia mente in forma. Sto provando a fare diverse ricette con pesce, pollo e pasta… Ho avuto un amico che stava da me durante il periodo di lockdown e sa cucinare meglio di me, così mi ha dato qualche lezione e ho realizzato una campagna con una catena di ristoranti inglesi che mi hanno insegnato a fare il pollo alla parmigiana […] Adesso proverò anche una ricetta a base di pistacchi“.