Terremoto Roma, l’esperto: le scosse di oggi sono un evento raro, avvenute su un antico edificio vulcanico

Gli epicentri delle tre scosse di terremoto registrare oggi pomeriggio ai Castelli Romani sono all'interno della caldera (Tuscolano-Artemisia)
MeteoWeb

Nel primo pomeriggio di oggi una serie di scosse sismiche, tre in particolare, hanno messo in allarme i cittadini dei Castelli Romani. Nonostante la magnitudo modesta il terremoto è stato particolarmente avvertito dalla popolazione (Terremoto a Roma, scossa scuote i Castelli Romani: paura nella Capitale). Sulla breve serie di scosse ecco quanto si legge sul profilo Facebook di Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

“I terremoti di questo pomeriggio nella zona dei Pratoni del Vivaro, ai Colli Albani (finora tre: M3, M2.4, M2.0) sono tra i pochi della zona avvenuti negli ultimi anni all’interno della caldera (Tuscolano-Artemisia). In realtà i tre epicentri sono molto vicini al bordo sudorientale, ma comunque dentro. I dati degli ultimi 10 anni (ho selezionato quelli avvenuti in un raggio di 25km da Rocca di Papa, che si considera il centro del vulcano laziale) mostrano che l’attività si concentra quasi esclusivamente all’esterno della caldera suddetta, con propaggini significative verso Nord (Tivoli, Guidonia) e fino a Roma. Fa eccezione una concentrazione di sismicità di bassa magnitudo nella zona dei laghi (Albano, Nemi) principalmente avvenuta nel 2012 e 2016, che è l’area dove sono avvenuti gli sciami più importanti negli ultimi decenni. (Eccezione relativa perché nel settore occidentale la caldera risulta slabbrata dalle esplosioni dell’attività vulcanica più recente, quella che ha dato origine ai laghi appunto)”.

COS’E’ UNA CALDERA

Secondo la definizione dell’enciclopedia Treccani una caldera è una grande conca a imbuto aperta nel suolo, in corrispondenza di crateri vulcanici, il cui diametro può raggiungere anche molti chilometri. Le caldere derivano per lo più da fenomeni di subsidenza e di crollo che si verificano nel serbatoio magmatico, parzialmente svuotato dalle prime esplosioni. Sono state a lungo considerate dei crateri derivanti da esplosioni, ma questa origine sembra da scartare, dato che in genere la massa delle scorie rappresenta un volume di gran lunga inferiore a quello della cavità. Il fondo delle caldere corrispondenti a vulcani estinti è spesso occupato da laghi: fra i più celebri il Crater Lake dell’Oregon, i laghi dei Colli Albani (Lago Albano, Lago di Nemi) e quello di Bolsena.

In sostanza, dunque, al posto della caldera vi era anticamente un edificio vulcanico, la cui camera magmatica è sprofondata a causa dal suo parziale svuotamento a seguito di un’imponente eruzione.

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