É stata completata, all’interno dell’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri, a quota 2800 metri nel versante Nord dell’Etna, l’installazione del gravimetro AQG (Absolute Quantum Gravimeter). L’installazione, coordinata da Daniele Carbone e Filippo Greco, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stata realizzata da un team specializzato dell’INGV e della Muquans nell’ambito del progetto europeo NEWTON-g (NEW TOols for terraiN Gravimetry).
Alfio Messina e Danilo Contrafatto, tecnici dell’INGV, aggiungono che “per fornire l’alimentazione necessaria al funzionamento in continuo dello strumento, dato che l’Osservatorio di Pizzi Deneri non è connesso alla rete elettrica, è stato messo a punto un sistema basato su pannelli solari e un generatore diesel che sfrutta un sofisticato modulo di controllo per la gestione delle fonti di energia e del sistema di accumulo. L’Etna”, conclude Carbone, “si conferma, per la seconda volta, un ‘laboratorio’ di sperimentazioni pionieristiche in ambito gravimetrico, dopo l’installazione di tre gravimetri di altissima precisione avvenuta tra il 2014 e il 2016”.
I dati prodotti dai gravimetri in acquisizione continua permettono di integrare e completare l’informazione fornita dalla rete multiparametrica permanente dell’Etna, che viene utilizzata, soprattutto, per la valutazione rapida dei cambiamenti nello stato di attività del vulcano.