Una vacanza in Cilento non è solo mare e sole. Una vacanza in Cilento, oggi, significa anche intraprendere un percorso sensoriale alla scoperta delle origini della tipica alimentazione italiana del sud Italia. Un viaggio indietro nei secoli, dai pescatori greci che colonizzarono questo lembo di terra della Campania, ai monaci orientali esperti di orticoltura, fino al fisiologo americano Ancel Keys che nel secondo dopoguerra visse per oltre vent’anni a Pioppi, frazione del comune di Pollica, per studiare le abitudini alimentari del Sud Italia, fino a diventare il ‘padre’ di quello stile alimentare che ancora oggi rappresenta il simbolo del mangiare sano: la dieta mediterranea. Quando Keys, sbarcato a Paestum al seguito dell’esercito degli Stati Uniti, scoprì quel regime alimentare fatto di pane, pasta, verdure, legumi, olio d’oliva e solo in misura minore di pesce e carne, lo studiò per tutta la vita, ritenendolo essere la miglior medicina contro le malattie cardiovascolari, l’arteriosclerosi e il diabete.
I percorsi eno-agroalimentari, infatti, oltre a ‘raccontare’ la storia delle celebri mozzarelle di bufala campana, dell’olio extravergine d’oliva biologico o del pescato cilentano, tracciano una storia fatta di ruralità, di esperienze tramandate di generazione in generazione, di prodotti di alta qualità, ma anche di consapevolezza alimentare. Non a caso, infatti, era di Torchiara, nell’entroterra salernitano, anche il fisiologo Sabato Visco, fondatore dell’Istituto nazionale di Scienze della Nutrizione.