“Non è stata risolutiva l’autopsia sulla Dj Viviana Parisi per chiarire con certezza la causa della sua morte”. Lo ha detto l’avvocato Pietro Venuti legale del marito della donna, Daniele Mondello dopo avere parlato con i periti e la consulente di parte. “Sono emerse delle fratture su più parti del corpo – ha detto – e che il corpo era in avanzato stato di decomposizione, ma serviranno altri esami per capire cosa sia successo”.
“Non si può escludere niente ma le ferite e le ecchimosi riscontrate sulla pelle di VIviana Parisi potrebbero essere compatibili con una caduta dall’alto, anche se è tutto da verificare con ulteriore analisi”
“Non possiamo escludere nulla, non possiamo escludere alcuna ipotesi sulla morte della donna“, ha precisato Angela Spagnolo, medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi, appena lasciato l’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina. “Abbiamo dei dati emersi dall’autopsia che vanno studiati – dice – che vanno attenzionati nell’insieme”. “E’ una lesività che può essere compatibile con una serie di aspetti, lo studio che faremo ci consentirà di sapere di più”.
“Viviana era molto preoccupata per il coronavirus, mi chiamava sempre e io le dicevo che ci saremmo visti a settembre”. Così Luigi Parisi, il padre di Viviana Parisi, la deejay trovata morta sabato pomeriggio nei boschi di Caronia (Messina). Alla domanda su cosa pensi sia successo dice: “Ognuno di noi ha un suo pensiero“.
“Non so niente su questa vicenda ciò che ho letto non corrisponde a verità non ho mai detto che per me l’hanno uccisa, spero che trovino presto mio nipote Gioele. Lei era una ragazza d’oro – aggiunge – e avevamo un rapporto bellissimo, come con gli altri figli. Il coronavirus l’ha turbata ci sentivamo tutti i giorni con la videochiamata voleva venire a Torino, ma le ho detto vengo a settembre io in Sicilia, prima no perché soffro il caldo”.
“Lei l’ho sentita il giorno prima che scomparisse – ricorda il padre della donna – aveva acquistato un materassino per il bambino ed era andata al distributore per farlo gonfiare. Non so cosa possa essere successo, ognuno di noi reagisce diversamente”. Sull’attività degli investigatori dice: “Non giudico il lavoro dei altri sono loro stessi che devono giudicarsi”. “Ormai – sottolinea – purtroppo Viviana è lì morta spero che Gioele venga ritrovato. Lei voleva troppo bene al suo bambino non se ne separava mai, era gelosa. Una volta è andata in Sardegna e l’ha lasciato a me: mi chiamava continuamente per sapere come stava. Daniele – chiosa parlando del genero – è anche una persona speciale e so che erano molto uniti”.