“Secondo me nessuno si fa vivo perché nessuno ha visto Viviana Parisi, ecco perché nessun cittadino di Sant’Agata ha chiamato la Procura”. A parlare con l’Adnkronos è Bruno Mancuso, sindaco di Sant’Agata di Militello (Messina) che parla dell’appello lanciato ieri dal Procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo ai testimoni ‘scomparsi’. Cioè, quelle persone che si sono fermate dopo l’incidente avvenuto in autostrada, sulla A20, tra Viviana Parisi, la deejay trovata morta sabato pomeriggio a cinque giorni dalla sua scomparsa. Sempre a Sant’Agata c’è stato anche il ‘buco’ di 22 minuti tra il momento in cui è uscita dall’autostrada e il momento in cui poi è rientrata. Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo dove avrebbe dovuto comprare delle scarpe al figlio Gioele, di 4 anni, scomparso nel nulla. A Milazzo, anziché fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l’autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant’ Agata, senza pagare il pedaggio.
“A Sant’ Agata non sappiamo cos’abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui è accaduto l’incidente in autostrada”, aveva spiegato dopo la sparizione il Procuratore Cavallo. Dopo pochi giorni c’è stato il ritrovamento del corpo della donna.
Ma il sindaco Mancuso continua a ripetere che “a Sant’Agata non l’ha vista nessuno”. “A meno che non si sia fermata nella piazzola di sosta pensando a quello che doveva fare per riorganizzarsi le idee, perché ribadisco che qui non l’ha vista nessuno. Non c’è nessuna testimonianza”. Anche il primo cittadino di Sant’Agata di Militello ha lanciato un appello “ma non ha risposto nessuno”, dice. “Siamo tutti un po’ attoniti da questa cosa – dice ancora il sindaco Mancuso – perché, tra l’altro, di questo ingresso a Sant’Agata di 20 minuti nessuno sa riferire niente. Noi non abbiamo le telecamere in quelle zone. C’è stato solo il rilievo dell’uscita dall’autostrada ma perché non ha pagato il pedaggio”. “Cosa ha fatto in quei venti minuti nessun cittadino lo sa – dice ancora il sindaco Mancuhso – perché nessuno ha visto e non sappiamo cosa pensare”.
“Gli inquirenti stanno indagando anche in questo territorio, a Sant’Agata, nelle vicinanze dell’autostrada. Sono stati ispezionati alcuni posti. Non si sa cosa pensare”. E ricorda che “non si capisce se la signora era con il bambino o no, quando è scesa per andare in quella campagna o lo ha lasciato a Sant’Agata”. Proprio ieri il Procuratore capo di Patti, Angelo Vittorio Cavalli, ha lanciato un nuovo appello: “Chi ha soccorso Viviana Parisi dopo l’incidente ha compiuto un’opera meritoria, mi sembra strano che non si siano fatti vivi. Non hanno nulla da nascondere. Vengano a raccontarci quello che hanno visto“.
E ancora: “Abbiamo la prova che degli automobilisti si sono fermati dopo l’incidente avvenuto in autostrada – dice Cavallo- perché non si presentano?”. “Faccio un appello a tutte le persone che hanno assistito ad una scena alquanto strana – dice il magistrato che da giorni segue l’inchiesta – si presentino in qualunque posto di Polizia per raccontare ciò che hanno visto. Hanno davvero compiuto un’opera meritoria e dunque non hanno assolutamente nulla da nascondere. Ci dicano ciò che sanno”. Ma finora c’è solo silenzio. E il giallo si infittisce ancora.