Berlusconi guarito: “Avevo una carica virale altissima, rispettate le regole ma l’Italia deve ripartire”

"Il Professor Clementi ha studiato il mio tampone ed è rimasto sorpreso dall'entità della carica virale: la più alta tra le decine di migliaia osservate al San Raffaele"
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E’ stato breve e conciso il discorso di Silvio Berlusconi guarito dal Coronavirus e uscito questa mattina del San Raffaele. Il leader politico ha rivolto un “pensiero” a chi condivide con lui l’esperienza del virus e a chi lo combatte in corsia. “Il mio pensiero va in questo momento prima di tutto ai malati Covid e alle loro famiglie – ha dichiarato – ho condiviso l’angoscia e la sofferenza di chi sta male, dei familiari e di chi ha perduto una persona cara. Il mio pensiero va naturalmente anche ai medici e al personale sanitario e alle loro famiglie che hanno combattuto questo morbo che e’ davvero pericoloso. Molti di loro hanno dato addirittura la vita e comunque tutti si sono esposti al contagio per fare il loro dovere fino in fondo, salvando tante vite umane”.

L’ex premier ha ricordato di avere lanciato “nelle scorse settimane, prima di ammalarmi, numerosi appelli a non sottovalutare il pericolo e a mantenere alta la soglia di attenzione, a riprendere dopo le vacanze la vita quotidiana rispettando rigorosamente le regole e le prescrizioni sanitarie”. “Questo e’ un dovere verso noi stessi – ha proseguito – e verso la collettivita’. Ho provato in prima persona che fino a quando questo virus non sara’ debellato ognuno di noi, pur agendo con la piu’ grande prudenza, e’ esposto al rischio di essere contagiato e contagiare gli altri. Questo e’ tanto piu’ grave per le persone fragili per eta’ e condizioni di salute. Rinnovo a tutti un un appello alla responsabilita’ personale”.

“Lo dico con grande emozione: con l’aiuto del Cielo e grazie alla professionalità dei medici del San Raffaele, primo tra tutti il Prof. Alberto Zangrillo ho superato quella che considero la prova forse più pericolosa della mia vita“, ha precisato l’ex premier. “Il Professor Clementi ha studiato il mio tampone ed è rimasto sorpreso dall’entità della carica virale: la più alta tra le decine di migliaia osservate al San Raffaele. Fortunatamente quando me lo hanno comunicato ero già nella fase di recupero dalla polmonite bilaterale che mi rendeva tra i soggetti più a rischio. Comunque anche stavolta la s’è scampata bella! Rivolgo un grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che mi hanno manifestato in questi giorni la loro vicinanza, il loro affetto e la loro partecipazione: la mia famiglia, tanti amici e tanti conoscenti ma anche moltissime persone che non conosco personalmente, tanti sostenitori ma anche avversari politici, tanti rappresentanti delle istituzioni, a cominciare del Presidente Mattarella e moltissimi cittadini, estranei alla politica.

L’affetto, la partecipazione, la condivisione che ho sentito intorno a me mi hanno dato la forza per superare i momenti più difficili di una malattia grave e davvero insidiosa. L’80% dei malati oltre gli 80 anni ricoverati al San Raffaele non ce l’ha fatta. Il mio pensiero in questo momento va quindi prima di tutto ai tanti ammalati di COVID e alle loro famiglie. Ho condiviso l’angoscia e la sofferenza di chi sta male, dei familiari, di chi ha perduto una persona cara. Il mio pensiero va anche ai medici e al personale sanitario in prima linea nella lotta contro questo morbo davvero pericoloso: molti di loro hanno dato la vita, o comunque si sono esposti al contagio, per fare il loro dovere fino in fondo, salvando tante vite umane”.

“Oggi – aggiunge – milioni di bambini e di ragazzi ritornano a scuola. Questa è una notizia positiva, un segno importante di ritorno alla normalità. Ma è anche un passaggio delicatissimo. Per questo voglio rivolgere a tutti gli studenti un affettuoso in bocca al lupo per l’anno scolastico che oggi comincia, ma anche un forte richiamo al rispetto rigoroso di comportamenti corretti e al rispetto rigoroso delle regole sanitarie. Fatelo per voi stessi, per i vostri amici, per i vostri insegnanti, per i vostri genitori, per i vostri nonni che potreste contagiare. L’Italia non può permettersi di restare ferma. Sarebbe una catastrofe sanitaria ed economica senza precedenti. Ma il solo modo per evitarlo dipende da tutti noi. Rivolgo quindi a tutti i miei più calorosi auguri di buona salute e di benessere. E ancora grazie, grazie di cuore a tutti colore che mi sono stati vicini”.

Il Prof. Clementi: “Carica virale scesa, la cura funziona”

La carica virale ‘record’ dell’ex premier Silvio Berlusconi si è abbassata?Certamente sì, segno che la cura funziona”. Lo dichiara all’Adnkronos Salute Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Irccs ospedale San Raffaele, da dove il leader di Forza Italia è stato dimesso oggi dopo 10 giorni di ricovero per un principio di polmonite bilaterale da Covid-19.

Una carica record che ora è scesa: “E’ un parametro che abbiamo seguito e osservato durante tutto il ricovero e il trattamento”, sottolinea Clementi. “Molti si chiedono a che serve sapere quanto virus c’è quando sappiamo che c’è. Ebbene – chiarisce il virologo – serve perché, in caso di terapia con farmaci antivirali” come il remdesivir assunto da Berlusconi, “il monitoraggio viene dato proprio dalla curva di abbassamento della carica virale fino alla sua negativizzazione”. Pur non sbilanciandosi sullo stato di positività o negatività al coronavirus Sars-CoV-2 del padre di Forza Italia (“sono dati personali”, precisa), lo specialista spiega che, “finché non ci sono due tamponi negativi, e due tamponi non ci possono essere dopo una settimana di terapia”, l’ex premier “farà l’isolamento a casa”. “Se l’avete visto nella forma che aveva oggi – conclude Clementi – è perché le cose stanno andando bene”. 

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