Un bambino di circa 4 anni è stato lasciato in spiaggia a Otranto dai suoi genitori che sono saliti su un autobus per andare verso Lecce, seduti in posti lontani e ognuno convinto che il piccolo fosse con l’altro. L’equivoco, a lieto fine, si è concluso con la riconsegna del bimbo ai genitori da parte degli agenti del Commissariato di Polizia, che ieri sera dopo una telefonata che segnalava la presenza di un bimbo, apparentemente solo, all’interno di un lido della costa idruntina, hanno preso in consegna il piccolo fino ad allora accudito dal gestore del complesso turistico. Si trattava del figlio di due ambulanti senegalesi che avevano trascorso la giornata in spiaggia, vendendo piccoli oggetti etnici. Il bimbo, una volta negli Uffici di Polizia, è stato tranquillizzato e rifocillato. Intanto la Volante ha continuato la sua attività di ricerca dei genitori attraverso i pochi ambulanti, scoprendo che il padre del bimbo si chiamava Babacar. Poi i poliziotti sono risaliti all’orario in cui la coppia si era allontanata dal complesso turistico con la corsa di rientro dell’autobus Otranto-Lecce della Salento in Bus’. La responsabile della società, allertata dal Commissariato, ha accertato tramite l’autista, che effettivamente all’arrivo a Lecce due cittadini stranieri, marito e moglie, avevano lungamente ricercato il proprio figlio in autobus, senza trovarlo.
E’ stata attivata anche una ricerca telematica, attraverso interrogazione dei portali di Polizia sui cittadini stranieri regolarmente residenti nel territorio. Dopo una lunga serie di telefonate e una consultazione dei permessi di soggiorno per motivi lavorativi dei cittadini senegalesi corrispondenti a quel cognome (assai diffuso in Senegal) e l’accertamento delle composizioni dei rispettivi nuclei familiari è stato individuato il padre del bambino che è stato rintracciato telefonicamente mentre era sulla strada di ritorno a Otranto per cercare il figlio. L’uomo è stato rassicurato circa il fatto che questi era stato rintracciato ed accompagnato al Commissariato.Il giovane senegalese ha poi riferito di essere salito sull’autobus affollato e di avere perso di vista la moglie che riteneva avesse il figlio con sé. La donna, a sua volta, non vedendo il marito e il figlio, aveva ritenuto che i due fossero seduti insieme in una parte dell’autobus non visibile dalla sua posizione e così entrambi, nell’errata convinzione che il bimbo fosse in compagnia dell’altro genitore, avevano viaggiato tranquillamente fino a Lecce. Il bimbo è stato riconsegnato ai genitori mentre i due senegalesi sono stati severamente richiamati ad un maggiore rigore nella sorveglianza del minore. “Se i due cittadini stranieri non fossero stati in possesso di regolare permesso di soggiorno – fa notare la Questura – le attività volte al loro rintraccio sarebbero risultate, probabilmente, vane”.