Oggi circa il 55% della popolazione mondiale vive in insediamenti urbani. La stima è che fra 30 anni altri 2,5 miliardi di persone si sposteranno nei centri abitati. Si tratta di più di 4 miliardi di persone che, oggi, si scaldano, usano i mezzi di trasporto, acquistano beni e servizi e mangiano. Le città rappresentano il 70% delle emissioni globali di CO2 e l’80% del PIL globale. Quindi, con la crescita della popolazione, crescerà anche la richiesta di cibo. Come gestire questo scenario? Con una trasformazione del sistema alimentare, dal campo alla tavola. Oggi quasi 690 milioni di persone sono denutrite, oltre 2 miliardi sono sovrappeso o obese, le malattie non trasmissibili (come diabete, malattie cardiovascolari, etc) sono responsabili del 71% di tutti i decessi a livello globale. A questo si aggiunge che, secondo le stime, la recente pandemia da COVID-19 rischia di rendere affamate tra le 83 e le132 milioni di persone in più nel 2020 (a seconda dello scenario di crescita economica)[1]. Insomma, uno quadro che impone un vero cambiamento proprio a partire dalle città, chiamate a diventare laboratori di innovazione per una gestione più sostenibile delle risorse, un accesso più equo al cibo sano e nuove forme di cittadinanza globale.
Di questo si discuterà nel corso dell’evento dal titolo: “Cibo e città: come accelerare un futuro sostenibile?” promosso dalla Fondazione Barilla, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS – l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – e che si terrà il prossimo 30 settembre dalle 9.30 alle 11.45 in streaming all’indirizzo www.festivalsvilupposostenibile.it. “Le sfide e le opportunità che gli agglomerati urbani e peri-urbani presentano oggi ci portano a riflettere su nuovi approcci ai sistemi alimentari e alla loro trasformazione. Una sfida che riguarda tutte le fasi della produzione di cibo, dal campo alla tavola. Abbiamo chiamato le città e i loro sindaci a confrontarsi per assumere un ruolo centrale e decisivo sui temi della sicurezza alimentare globale e locale, realizzando una profonda rivoluzione alimentare”, ha dichiarato Marta Antonelli, Direttore di Ricerca della Fondazione Barilla.
L’iniziativa è nata insieme al gruppo di lavoro intorno all’SDG2 di ASviS con l’obiettivo di riflettere sul ruolo che le città sono chiamate a svolgere per costruire un sistema alimentare più virtuoso, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 dell’ONU. Il cibo è l’elemento che accomuna tutti gli SDG, perché un sistema alimentare veramente sostenibile permetterebbe di contrastare la povertà, ma anche di preservare la salute, tutelare le risorse naturali, creare un sistema agricolo innovativo e meno impattante dal punto di vista ambientale, ridurre le disuguaglianze di genere ed economiche, dare a tutti la possibilità di avere un grado di istruzione e un’occupazione adeguata, mantenere la pace e la stabilità politica e garantire uno sviluppo rurale e urbano sostenibile.
Nel corso dell’appuntamento, verranno presentate le evidenze del primo studio sulle Urban Food Policy nel nostro Paese condotto da IPSOS per Fondazione Barilla. L’indagine scatta una fotografia di come le città si sono impegnate in questi mesi per realizzare delle politiche alimentari urbane, evidenziando le best practice e le aree su cui intervenire per raggiungere i 17 SDG. Infine, sarà presentato lo studio “Cibo, Città, Sostenibilità. Un tema strategico per l’Agenda 2030” realizzato da Fondazione Barilla con il Gruppo di Lavoro del Goal numero 2 di ASviS. Il documento analizza il ruolo delle città nel promuovere diete sane e sostenibili e analizza come programmare i sistemi alimentari urbani, avere contezza delle fragilità e delle dinamiche che riguardano la produzione, la movimentazione, i modelli di consumo e le fasi di smaltimento o redistribuzione delle eccedenze. Sono solo alcune delle 10 raccomandazioni dedicate agli amministratori (e alle municipalità) che – se messe a sistema – contribuirebbero a risolvere problematiche ambientali, sociali ed economiche, fornendo al tempo stesso opportunità di riorganizzazione, sistematizzazione e riordinamento normativo relativi alle filiere del cibo.
AGENDA
Modera: Laura Bettini, Radio 24
9:30-10:00 Saluti introduttivi
Gian Paolo Cesaretti, Presidente della Fondazione Simone Cesaretti, coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 2
Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali*
Andrea Gavinelli, Head of Unit, Animal Welfare and Antimicrobial Resistance, in the Commission’s DG SANTE
10:00-10:15 Presentazione Indagine IPSOS
Andrea Alemanno, Responsabile Ricerche sulla Sostenibilità, IPSOS
10:15-10:30 Presentazione Rapporto “Cibo e Città” GdL SDG2
Davide Marino, Università del Molise, Università Roma Tre, Rete nazionale Politiche locali del cibo
10:30-11:10 Panel | “Sistemi alimentari urbani sostenibili: a che punto siamo?”
Marta Antonelli, Direttore Ricerca, Fondazione Barilla
Stefania Quaini, Responsabile Food Impacts Initiative, Fondazione Eni Enrico Mattei
Marco Lucchini, Segretario Generale, Fondazione Banco Alimentare Onlus
Roberta Sonnino, Professoressa, Università di Cardiff
Massimiliano Giansanti, Presidente, Confagricoltura
Dino Scanavino, Presidente, Confederazione Italiana Agricoltori
Andrea Magarini, Coordinatore Food Policy, Comune di Milano
11:10-11:20 Intervista “Quali prospettive per il Goal 2”
Angelo Riccaboni, Professore ordinario, Università di Siena; coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 2 e Presidente, Fondazione PRIMA
11:20-11:30 Intervista
Antonio Decaro, Presidente di ANCI, Sindaco di Bari*
11.30-11:45 Intervento di chiusura
Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS
*Speaker invitato