Come fare il pieno di proteine, abbassare la glicemia alta e il colesterolo “cattivo” con un alimento sfizioso

Un legume ricco di proteine ha dimostrato di abbassare la glicemia alta e il colesterolo "cattivo": è la "carne dei vegetariani"
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E’ la “carne dei vegetariani“, è un legume ricco di proteine, un alimento sfizioso e gustoso, che può essere consumato da solo o può essere utilizzato in varie ricette, in varie forme. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, è anche in grado di abbassare la glicemia alta.
Nella nostra dieta non dovrebbe mancare il lupino: questo legume presenta infatti un alto contenuto di proteine vegetali, importanti per le proprietà benefiche che apportano al nostro organismo.
I lupini sono ricchi di vitamine e minerali, hanno il 40% in più di proteine rispetto, ad esempio, a ceci, soia e lenticchie, un quantitativo paragonabili a quello di carne e uova.

Cento grammi di lupini apportano:

  • 6,4 g di proteine
  • 2,4 g di lipidi
  • 7,1 g di carboidrati
  • 6 g di amido
  • 5,5 mg di ferro
  • 45 mg di calcio
  • 100 mg di fosforo
  • 0,1 mg di tiamina
  • 0,01 mg di riboflavina
  • 0,2 mg di niacina

Benefici e controindicazioni dei lupini

Grazie all’elevato contenuto proteico e all’assenza di glutine, i lupini sono indicati per l’alimentazione di vegetariani e celiaci. Potrebbero anche fare bene a chi soffre di diabete, perché sono caratterizzati da un basso indice glicemico. Per di più, alcune ricerche hanno dimostrato che i lupini sono in grado di contrastare l’accumulo di glucosio nel sangue“: è quanto si legge in un approfondimento su questo particolare alimento, a cura dell’Humanitas Research Hospital, un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. “Grazie alla presenza di steroli vegetali, questi legumi possono ridurre anche i livelli di colesterolo “cattivo” (Ldl). Inoltre, possono essere impiegati all’interno di un regime alimentare diretto a perdere peso: aiutano, infatti, a controllare il senso di fame e l’introito di cibo. Infine, aiutano a combattere la stitichezza, accelerando il transito intestinale del cibo.

Un consumo eccessivo di lupini può avere un effetto lassativo. Inoltre, questi alimenti non dovrebbero essere consumati da chi soffre di allergia ad arachidi, lenticchie e fagioli. Infine, se i lupini dovessero avere un sapore molto amaro, non bisogna mangiarli: gli alcaloidi che vi sono presenti potrebbero non essere stati rimossi. L’ingestione potrebbe, quindi, causare una sorta di avvelenamento caratterizzato da febbre, stati confusionali, vertigini e aumento della pressione sanguigna.

Le proprietà dei lupini, lo studio italiano

Qualche tempo fa è stato condotto uno studio in Italia sull’alimento, sotto la guida dei gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, coordinati dal professor Marcello Duranti.

Sono le proteine del lupino a possedere le caratteristiche più importanti: una di queste, infatti, la gamma-conglutina, riduce lo zucchero nel sangue se assunta anche in dosi di pochi grammi al giorno,” ha spiegato Duranti: ciò rende il legume un componente ottimo nella dieta di persone diabetiche. “La ricerca è stata condotta su ratti resi iperglicemici, nutriti per tre settimane con alimenti derivati dal lupino. Il risultato è stato molto soddisfacente: gli effetti concreti di un’alimentazione a base di lupino sono la riduzione dell’incremento del peso corporeo, l’assorbimento del cibo e una riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue“.

Un altro aspetto interessante è dato dal fatto che la farina che si ricava dal lupino è totalmente priva di glutine, perciò non irrita l’intestino ed è ideale per chi soffre di celiachia. Questa farina, inoltre, ha “eccellenti proprietà nutrizionali, perché contiene un alto quantitativo di proteine, paragonabile a quello di carne e uova“.

Il lupino ha una lunga storia, “dalla dieta dei soldati romani – hanno spiegato gli esperti – che affrontavano lunghi viaggi portando grandi scorte di lupino per ricavare una pasta da assumere come componente proteica assieme a pane e vino, alle moderne tecniche agricole e produttive, che consentono di non assumere più i semi di lupino trattati e conservati per mezzo di concentrazioni di sale, che aumentano il rischio di pressione alta. Si può invece produrre pane, pasta, ma anche altri prodotti con quantità crescenti di proteine di lupino, come i gelati o addirittura delle bistecche ‘milanesi’ dal gusto eccellente“.

Tante le varietà di lupino esistenti, come “l’albus (il classico lupino bianco giallognolo dell’area mediterranea), l’angustifolius (che cresce prevalentemente in Australia) e il luteus (che cresce a diverse latitudini)”. Tra queste varietà, ci sono differenze interessanti: “Alcune sono più ipocolesterolemiche, altre più antidiabetiche, altre possono esercitare effetti diversi, per esempio sulla pressione o anche sull’aumento di peso. Le proteine del lupino possono agire sul sistema del ‘freno ileale’, un meccanismo intestinale di risposta a diverse componenti dietetiche che porta a ridotta contrazione gastrica, ridotto appetito e perdita di peso“.

Lupini: un legume nobile ricco di storia e virtù

I lupini sono i semi del Lupinus albus, appartenenti alla famiglia delle Leguminose.
Vantano origini antichissime tanto che gli archeologici li hanno ritrovati all’interno delle piramidi egizie e nelle tombe Maya. Sappiamo anche che erano ben noti e conosciuti da Greci e Romani, tanto da essere menzionati nelle opere di Ippocrate e nelle epistole di Orazio. Nutrienti, energetici, accelerano il transito intestinale, prevenendo la stitichezza, favoriscono la proliferazione della microflora intestinale probiotica, promuovono l’abbassamento del colesterolo cattivo nel sangue, preservano il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, tengono sotto controllo la pressione alta.
Combattono diabete e insulino-resistenza, donando un rapido senso di sazietà, aiutando a dimagrire nel quadro di un dieta complessivamente bilanciata.

I lupini, ricchissimi di proteine, possono essere paragonati a carne e uova. Non mancano i benefici cosmetici in quanto essi donano elasticità ai tessuti cutanei, prevenendo l’invecchiamento e la formazione di rughe. A causa del loro forte sapore amaro, non possono essere cucinati tradizionalmente ma necessitano di essere bolliti e poi tenuti in acqua e sale per almeno tre ore prima di essere mangiati.

La farina di lupini, molto utilizzata dagli intolleranti al glutine, viene impiegata per la preparazione di pane, pasta, biscotti, polpette, frittate, crackers.

Lupini: un ingrediente versatile in cucina

I lupini possono essere utilizzati come base di ingredienti per molte ricette (primi, dolci e secondi piatti). Utilizzando la farina di lupini beneficeremo non solo delle sue elevate proprietà nutrizionali ma otterremo dei piatti originali e molto gustosi.

Le frittata con farina di lupini è un secondo sfizioso da gustare, può essere apprezzato anche dalle persone che soffrono di celiachia, essendo priva di glutine. La farina di lupino è ricca di proteine, può essere miscelata nei prodotti da forno e nel pane nella misura dal 10 al 30%. Il suo sapore ricorda la nocciola e il suo colore giallo donerà un bell’aspetto alla vostra frittata. La cottura può avvenire al forno o in padella; per ottenere questa deliziosa frittata occorrono:

Ingredienti

  • 1 tazza di farina di lupini
  • 200 gr. di latte vegetale
  • 1 pomodoro
  • mezza cipolla
  • origano
  • olio e sale q.b.

Preparazione

Tagliate il pomodoro a tocchetti, e tritate la cipolla. A parte unite il latte e la farina di lupini, mescolando bene con una frusta per evitare la formazione di grumi. Aggiungete la cipolla, il pomodoro e l’origano, mescolando il tutto. Ungete una padella, meglio se antiaderente, scaldatela e versateci il composto. Cuocete a fuoco lento per 30-40 minuti, con il coperchio. A metà cottura girate la frittata in modo che si cuocia uniformemente.

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