“L’autunno è alle porte e lo spauracchio che l’influenza vada a sommarsi ai problemi del COVID è stata molto discussa anche dal sottoscritto. Bene andiamo a verificare come a noi piace e come siamo soliti fare“: a fare chiarezza sulla questione, in un post pubblicato su Facebook, è Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.
“‘In Australia scomparsa l’influenza: ad agosto 107 casi contro 61 mila del 2019′, così titolava qualche giorno fa il corriere della sera (anche se l’articolo è passato in sordina…forse perché troppo poco allarmistico…). Oggi stesse notizie arrivano dal CDC di Atlanta.”
Infatti l’Australia (ricordiamo che li in agosto è pieno inverno) e gli altri Paesi dell’emisfero australe hanno appena concluso la stagione influenzale che quest’ anno è stata la più leggera mai registrata. I numeri hanno quasi dell’incredibile da 61000 casi nel 2019 a solo 107 nel 2020 !!! E come mai?…Gli esperti del settore evidenziano che le misure messe in campo per arginare la diffusione del nuovo coronavirus hanno di fatto cancellato la consueta epidemia di influenza,” spiega l’infettivologo.
“Quindi – prosegue Bassetti – i messaggi sono:
1) le raccomandate precauzioni per il COVID (uso della mascherina ove non sia possibile il distanziamento, il lavaggio frequente delle mani, l’evitare assembramenti, il controllo della temperatura corporea e l’evitare di recarsi in qualsiasi comunità in caso di sintomi) permettono di controllare la diffusione non solo del coronavirus, ma anche di tante malattie trasmissibili per via aerea purtroppo trascurate in questo periodo ma che mietono comunque molte vittime (prime di tutte l’influenza).
2) la vaccinazione antinfluenzale è importante per tutti, ma soprattutto nelle categorie a rischio e nei pazienti fragili (in Australia hanno fatto un gran lavoro sulle vaccinazioni)
3) alla luce dei dati dell’emisfero australe è difficile pensare ad un aumento di contagi misti covid-19/influenza tanto paventata con grande enfasi da alcuni catastrofisti, anzi è possibile (e speriamo ottimisticamente che sia così), che anche nel nostro emisfero calino drasticamente i casi.
Per chi non lo sapesse e abbia iniziato a interessarsi di infezioni solo negli ultimi mesi, ricordiamo che in Italia ogni anno muoiono oltre 10000 persone come conseguenza dell’influenza. A prescindere dal COVID.”
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Coronavirus e “spauracchio” influenza, l’infettivologo Bassetti: “Basta catastrofismo, dobbiamo pensare a cosa sta succedendo in Australia”
Coronavirus, Bassetti: "L'autunno è alle porte e lo spauracchio che l'influenza vada a sommarsi ai problemi del COVID è stata molto discussa"
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